MAROTTA INTER INTERVISTA - Giuseppe Marotta è stato ospite dell'evento dedicato al calcio organizzato dalla fondazione Famiglia Legnanese. Intervistato da Roberto Pacchetti, direttore della TGR - Testata Giornalistica Regionale, il presidente dell'Inter ha ripercorso la sua lunga carriera, raccontando diversi aneddoti.
“Gli obiettivi si raggiungono solo se tutti remano dalla stessa parte. Pulivo le scarpe e gonfiavo i palloni, l’umiltà è sempre stata una caratteristica che mi contraddistingue. In ogni squadra in cui sono stato ho cercato sempre di far tesoro di tutti gli insegnamenti. In particolare alla Juventus ho imparato il senso di appartenenza e la cultura della vittoria, valori che ho portato anche all’Inter. Senza la cultura del lavoro, poi, non si va da nessuna parte. I grandi campioni in Italia non ci sono più, ma ci sono tantissimi nuovi grandi talenti. Per il calcio e lo sport italiano possiamo fare molto di più, ci mancano però gli stadi e i centri dove praticare lo sport a tutti i livelli”.
"Mi batterò sempre affinché il calcio resti uno sport libero per tutti. L’Italia però, non possiamo nasconderci, come infrastrutture sportive è il fanalino di coda dell’Europa, servono politiche più strutturate e meno burocrazia. Fin da piccoli i ragazzi devono praticare uno sport e noi, come società sportive, abbiamo la responsabilità sociale di aiutare i giovani a crescere”.