INTER ZANETTI - Ai microfoni di Clank, il vicepresidente dell'Inter Javier Zanetti ha rilasciato un'intervista in cui ha parlato della scorsa stagione, di Lautaro Martinez e della scelta di Cristian Chivu come nuovo allenatore. Di seguito le sue dichiarazioni.
"Lautaro ha un grande senso di appartenenza, sta facendo bene nel club. Mi rende molto felice il suo cammino. Mi ricorda quando ho iniziato io. Quando lo abbiamo comprato giocava nel Racing, ti rendi conto che quando compri un giovane non sai cosa può darti. Abbiamo fatto un investimento pensando che nel tempo sarebbe cresciuto. E lo ha fatto. Ti ascolta, si allena in modo molto professionale, ha senso di appartenenza, è il capitano, oggi inizia la settima stagione. Se guardiamo indietro… speravamo che facesse questo tipo di percorso. Ricordo in argentina, aveva fatto tripletta, lo hanno intervistato e ha detto: in verità non è la mia migliore partita. Dico a tutti: questo è un ragazzo pronto, nonostante l’età. L'intervista al Mondiale per Club? E' stato tutto molto veloce. Finisce la partita e ha il microfono. Si tratta sempre di sistemare le cose. Ora stiamo preparando la nuova stagione. Lo capisco perché è stato un momento così. Ricade tutto su di te. L’importante è ricostruire. Hanno postato una foto con Calhanoglu. Le cose si risolvono parlando. Ora siamo tutti concentrati sulla nuova stagione".
Sulla stagione 2024-2025: "Abbiamo un grande dialogo con tutta la dirigenza. Presidente, da, assistente ds, allenatore. Se sai cosa fare è più semplice. Noi inquadriamo un futuro sponsor, facciamo la riunione… mi piace molto questa parte. Stagione senza titoli ma bilancio positivo, come funziona? Devi sempre avere un equilibrio. Lo scorso anno non abbiamo vinto titoli, ma la stagione economicamente è stata molto positiva: finale di Champions, mondiale. Sono risorse che ci servono per affrontare la nuova stagione. Siamo sempre alla ricerca di competitività e da 4-5 anni ci stiamo riuscendo. Finali Europa League, scudetti. Siamo sempre molto vicini, a volte vinci a volte no. Devi sempre mantenere il livello sportivo e la crescita del club".
Su Chivu: "Prima di tutto, parlando con il presidente, il direttore sportivo, serviva un profilo che era di casa, che conosceva l’ambiente. Mio compagno, ha personalità. Quando trovi una persona che ha tutte queste cose che cerchi, è l'ideale. Abbiamo provato con Samuel, ma non se la sentiva prima del mondiale di prendere questa decisione".