INTER MAROTTA - Nel corso di una recente intervista concessa a Sky Sport, il presidente interista Giuseppe Marotta ha analizzato svariati temi inerenti al mondo Inter. Tra un commento sul passaggio in semifinale di Champions League e uno sulla questione rinnovo di Simone Inzaghi, il dirigente varesino si è detto orgoglioso di quanto fatto sin qui dalla squadra lombarda.
"Questo risultato è motivo di grandissimo orgoglio per il club, per i tifosi e per la proprietà. Lo è soprattutto per il nostro allenatore visti i grandissimi meriti in questo senso. Anche la squadra dev'essere orgogliosa. Una grande soddisfazione e un momento felice che però non coincide con la fine del percorso che ci vede ancora protagonisti in tre competizioni".
"A prescindere da come finirà è sicuramente da annoverarsi tra le migliori della nostra storia. Questa stagione è frutto della continuità di un percorso iniziato qualche anno fa: un ciclo che coincide con l'arrivo di Inzaghi e che ci vede protagonisti in Europa come mai siamo stati. Questo quindi ci lusinga molto. Siamo protagonisti in Italia e credo di conseguenza che sia una stagione sicuramente positiva. Le molteplici competizioni? Obbligatorio dire che partecipiamo ad una competizione per cercare di vincerla. Ancora adesso siamo ad un punto interlocutorio. Domenica, passando da una competizione all'altra, abbiamo un appuntamento importante in quel di Bologna, secondo me la partita più importante dell'anno contro una squadra che a sua volta considera importante la gara. Ci giochiamo una fetta di campionato, in un'altra competizione".
"Ci sono ancora tanti punti in palio ma può succedere di tutto. Domenica affronteremo una delle squadre più in forma del campionato dopo un periodo non indifferente di stress psico-fisico e di grande abnegazione. Dobbiamo essere campioni fino in fondo e sapere che il nostro ruolo impone anche club di valore anche cambiando competizione da un giorno all'altro. Loro sono una squadra di valore e dobbiamo partire da questo concetto".
"Parliamo di un allenatore giovane che coniuga qualità e quantità. È un buon allenatore dal punto di vista tattico, nella preparazione, e nella gestione del gruppo che è con lui da qualche anno ed che è cresciuto con lui acquisendo una mentalità diversa dall'inizio, acquisita anche attraverso le sconfitte. Il suo rinnovo? Pur avendo ancora un anno di contratto non mi piace che un allenatore vada in scadenza. Ci siederemo a parlare dell'argomento a bocce ferme, ma sarà sicuramente un incontro piacevole e veloce perché troveremo di sicuro un accordo".
"Lo vedo tutti i giorni e posso dirvi che la sua crescita è stata esponenziale, sia calcisticamente che umanamente. Direi che il contratto ha siglato un rapporto fatto di senso di appartenenza tra lui e il club. Suggellato dal fatto che lui è il nostro capitano e deve avere qualità maggiori rispetto ai compagni".
"La Champions League è l'ultimo trofeo che mi manca e sarebbe un sogno vincerla, e spesso i sogni si avverano. Non partiamo sfavoriti col Barcellona, sicuramente. Abbiamo l'obbligo di credere in noi stessi e nelle nostre capacità".