INTER CLUB TRI BASEI – Prosegue l’appuntamento settimanale di NerazzurriSiamoNoi con i club legati alla Beneamata. Oggi vi raccontiamo la storia dell’Inter Club Tri Basei.
"Il nostro Inter Club nasce non a caso il giorno di San Patrizio nel 2016, precisamente il 17 marzo. L'idea nasce dalla trasferta dell'ottobre dell'anno prima a Genova, in un Sampdoria-Inter finito 1 a 1. Quell'anno feci la trasferta per conto mio senza appoggiarmi all'Inter Club di cui ero consigliere per scelta personale. A me piace vivere le trasferte, Genova per la storia del nostro Club ha sempre un sapore diverso, solitamente arriviamo molto presto e ci passiamo la giornata tra amici in spiaggia a Boccadasse. Anche alle trasferte all'estero ci piace goderci la giornata prima della partita. Tri Basei in milanese significa tre scalini, inizialmente ho cercato una sede per seguire l'Inter insieme ai soci. Abbiamo trovato un mio amico d'infanzia che aveva due locali in gestione e uno dei due era nella vecchia birreria Tri Basei, luogo di ritrovo ai tempi del liceo."
"Per adesso siamo il primo club per numero i soci in Lombardia. Stiamo crescendo bene anche senza offrire servizi particolari, noi garantiamo serietà e biglietti, oltre alle varie informazioni necessarie per la vita da Club. Tra di noi si è instaurato un bel rapporto nonostante ognuno di noi abbia le proprie caratteristiche, questo era il mio intento perché questo è il significato di Inter Club. Molti dei soci sono miei vecchi compagni di scuola, vivere l'Inter con loro e nel luogo dove abbiamo passato diverse serate insieme anni fa non mi sembrava vero."
"Purtroppo la trasferta più bella è quella che non è avvenuta, avevamo già organizzato tutto prima della pandemia per la gara di Bergamo dello scorso anno. L'ultima trasferta della stagione è sempre la più bella. In generale le trasferte sono sempre belle, ci piace stare insieme e vivere la giornata. Anche in Europa sono esperienze incredibili, per noi la trasferta è amicizia. Ogni trasferta ha una storia a se."
"Ho vissuto San Siro con mille tifosi nell'amichevole con il Pisa e nel derby d'andata di campionato, in entrambe le occasioni siamo stati invitati dall'Inter. Con il Pisa sono andato insieme ad una ventina di miei soci, è stata una partita rilassante sotto il punto di vista dell'importanza della gara. Storia diversa, invece, per il derby. Per me questo non è calcio, l'atmosfera che si respira è davvero surreale. Vivere insieme ai tuoi amici la partita è fondamentale, avere così tante limitazioni non ti fa vivere appieno la partita."
"Lo dico da diverso tempo, lo scorso anno ci siamo andati molto vicino e non siamo stati sotto a nessuno. Siamo arrivati in finale di Europa League e abbiamo perso il campionato per un solo punto, lo scorso anno meritavamo già di vincere. Quest'anno penso che al di là dell'eliminazione in Champions si possa fare qualcosa di davvero importante. Mi spiace che alcuni nostri tifosi si schierino sempre contro l'allenatore e alcuni calciatori, a me interessa che qualsiasi persona giochi o alleni l'Inter onori la maglia e il club."