Bergomi: "L'Inter può arrivare al livello di City e Real. Lautaro è un simbolo"

4 Maggio 2024
- di
Christian Gugliotta
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L'ex giocatore dell?inter Beppe Bergomi
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Tempo di lettura: 2 minuti

INTER BERGOMI INTERVISTA - Giuseppe Bergomi ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera per lo speciale Figli delle Stelle dedicato allo Scudetto vinto dall'Inter.

Inter, le parole di Giuseppe Bergomi

Quando parlo dell’Inter mi emoziono. E più passano gli anni più cresce la passione e la sofferenza nel guardare le partite».

In un’ipotetica classifica dei trionfi nerazzurri dove collocherebbe l’impresa della seconda stella?

"Molto in alto. Adesso danno tutto per scontato. Ma dietro c’è un grande lavoro. Di quattro anni. Dobbiamo rendere merito a questa squadra. Che ogni volta si è reinventata. Una volta vincevi lo scudetto e cambiavi pochissimo. Adesso ogni anno vanno via dei campioni e l’Inter riprende la corsa come prima".

Uomo simbolo dello Scudetto

"Dico Lautaro. Gli anni scorsi quando non segnava si intristiva. Adesso è davvero utile allasquadra. Prende botte, va a sedare le risse. Ha acquistato una leadership speciale".

La forza dell'Inter e la debolezza della concorrenza

«Tra le rose dell’Inter e del Milan non c’è questo gran divario. I nerazzurri hanno lavorato bene. Penso alla crisi di risultati di un anno fa e Dimarco che racconta: ci siamo guardati in faccia, parlati. Chiariti. Da allora non sbagliano un colpo e vanno in finale di Champions».

La seconda stella cancella il dolore per l’eliminazione in Champions?

«Non vedo l’eliminazione come un disvalore. La testa era sul campionato. E poi l’Inter non è ancora al livello del City e del Real. Ma ci può arrivare».

È l'inizio di un ciclo?

«Ci siamo già dentro. Due scudetti in quattro anni più le coppe, la finale di Istanbul con i nerazzurri sempre protagonisti».

Il Bergomi dell'Inter

«Qualcuno pensa a Bastoni. Un giocatore eccezionale ma più tecnico di me. Io dico Acerbi: per l’attenzione, la concentrazione mi assomiglia. Quando è arrivato dalla Lazio c’erano dei mugugni. Ma rispondevo: questo ha le palle».

Sul calciomercato

«Se l’Inter tiene tutti i big è già una buona base. Poi cercherei un difensore veloce. Quest’anno abbiamo preso poche ripartenze, ma uno così serve. In più aggiungerei una punta giovane da far crescere. E ciliegina un centrocampista fisico».

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