RASSEGNA STAMPA INTERVISTE INTER - Ieri la giornata dell’Inter si è conclusa con l’amara conferma del bilancio in rosso. Non sono però mancate fin da subito le rassicurazioni ai tifosi. Le perdite infatti sono state generate in maggior parte da situazioni straordinarie dove per lo più alle conseguenze della pandemia. Inoltre il bilancio approvato ieri si ferma al 30 giugno 2021. Non tiene conto quindi della notevole plusvalenza di 75 milioni di euro generata dalla cessione si Lukaku e Hakimi. A confermare la ripresa. già in corso, degli introiti nerazzurri è lo stesso CEO Alessandro Antonello, in un'intervista con il Sole24Ore.
"I conti sono in sicurezza. La chiusura di San Siro, peraltro nell’anno della cavalcata tricolore, ha sottratto all’Inter circa 60 milioni di introiti. E altri 50 sono venuti meno per la rinegoziazione obbligata dei contratti di sponsorizzazione, soprattutto con agenzie in Asia e Cina, e a causa del blocco della corporate hospitality. Ma oltre a ciò, la perdita è composta da diversi elementi straordinari che non ricorreranno più.
Quello che vorrei sottolineare è il fatto che alla fine di questi due anni l’Inter ha pagato integralmente tutti gli stipendi, oltre a 9 milioni di bonus-scudetto, e ha versato anche gli emolumenti di luglio e agosto. Nessun dipendente è stato poi messo in cassa integrazione.
Tra la fine di novembre e la metà di dicembre prevediamo di rinegoziare i nostri bond per un ammontare di 400 milioni. I nostri advisor sono già a lavoro. E la liquidità in abbondanza che circola sui mercati ci fa presumere che non incontreremo difficoltà nel trovare buone occasioni e buoni tassi".