INTER LUKAKU IBRAHIMOVIC - Continua a far discutere l'accesissimo diverbio di campo tra Romelu Lukaku e Zlatan Ibrahimovic durante il match di Coppa Italia. La statura tecnica dei due protagonisti, del resto, non poteva che destare grande scalpore, e così è stato. E così è tuttora, e chissà per quanto tempo se ne parlerà ancora. Nell'ambito di un generale processo di condanna per un messaggio poco edificante veicolato al pubblico dai due, ci concentriamo sulla posizione della società Inter. La quale, sebbene senza alcun comunicato ufficiale, si è schierata senza se e senza ma con Big Rom. Vediamo il perché.
Se già dalle dichiarazioni post-partita di Conte si era potuto evincere che il club nerazzurro non avesse colpevolizzato Lukaku per l'accaduto, le indiscrezioni del giorno dopo non fanno altro che confermare tale linea. Se da una parte si è fatta notare una presunta frase violenta di Lukaku - "Ti sparo in testa", ndr - , dall'altra non solo si smentisce la chiarezza dell'audio riportato, ma si entra nel dettaglio delle offese ricevute. Ibrahimovic ha apostrofato pesantemente la madre del belga facendo anche della becera ironia sulle origini congolesi della stessa nonché sulla storia dei riti voodoo. Lukaku, provocato, avrebbe risposto sì, ma senza entrare nei delicati ambiti familiari dello svedese. Indi per cui, l'Inter si è assolutamente schierata col suo giocatore, stigmatizzando anche il tono razzista delle provocatorie frasi di Ibra.
Alessio Cherubini