GIUSEPPE MAROTTA DECRETO CRESCITA - Giuseppe Marotta, AD dell'Inter, analizza la situazione che scaturisce dall'abolizione del Decreto Crescita, ratificato quest'oggi. Il dirigente nerazzurro ha parlato ai microfoni di Sky Sport, esprimendosi in termini non propriamente positivi sulla scelta.
"Nel momento in cui il calcio italiano sta risalendo la china nel ranking, dove tre squadre l'anno scorso hanno disputato le finali europee, e che due club saranno al Mondiale per Club, l'abolizione del Decreto Crescita è un autogol per il mondo del calcio e per l'economia del Paese".
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"L'agevolazione fiscale rappresentava uno strumento per facilitare l'ingresso in Italia di giocatori di chiaro interesse, adesso è un handicap, e il danno prodotto sarà irrimediabile, anche per l'indotto che il calcio riesce a produrre".
"Dovremo trovare accorgimenti, la competitività diminuirà e ne risentirà anche il campionato, comprese le piccole squadre".
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"Sì, con questo strumento si aumentava il livello qualitativo, dovremo trovare dei rimedi".
Il prodotto italiano non era condizionato, anzi, avere giocatori di qualità permetteva ai giovani di crescere in un contesto di spessore. Il made in Italy non troverà nessun vantaggio".