FACCHETTI INTER MILAN INTERVISTA - Queste le parole di Gianfelice Facchetti, intervistato da Sky Sport in vista dell’euroderby di Champions League Inter Milan, in programma questa sera allo Stadio Meazza.
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"Io sono cambiato dal 2003 a oggi, per forza. E’ chiaro che il cortocircuito della città è sempre rinnovato, quando c’è questo palcoscenico europeo tutto è enfatizzato. Si respira una grandissima magia. Secondo me l’Inter ha trovato nell’ultimo mese e mezzo una continuità che si era visto solo a tratti. Tanti giocatori sono arrivati al massimo livello, gente come Lukaku e Brozovic danno l’imbarazzo della scelta a Inzaghi. All’andata abbiamo fatto una partita praticamente perfetta, servirà la stessa attenzione e non stare in posizione d’attesa. Serve resettare il 2-0 dell’andata. Sull’autolesionismo dell’Inter penso si sia ricamato fin troppo, in 115 anni c’è stata anche tanta regolarità e io mi prendo quella".
"Il fatto di non alzare la voce e di darsi tante arie lo fa passare meno di quello che è. Ma in due anni ha sempre portato a casa risultati, negli appuntamenti significativi si è sempre fatto trovare pronto. Bisogna riconoscergli dei meriti, dargli la possibilità di guidare l'Inter in santa pace".
"Spero non avrà un approccio diverso, spero continui a non fare tesoro dei suoi errori (ride, ndr). Sottolineerei il merito dell’Inter di essere partita molto forte, quell’1-2, quasi 3, ha tolto ogni possibilità di reazione. Leao? E’ un campione, è normale confrontarsi con questo tipo di giocatori a questo livello. Un filo di tensione c’è, però la trasformerei nell’emozione di ricucire uno strappo lungo vent’anni".
"Buon allenatore, che ha fatto un percorso serio che l’ha portato allo scudetto. E’ un bravo allenatore e una brava persona, anche se ha rinnegato di essere interista (ride, ndr)".
"Oggi credo vada sottolineato quanto San Siro abbia regalato ai tifosi. Tra settimana scorsa e stasera, San Siro sbanca, non ne sarebbero bastati 5-6 per contenere gli spettatori che volevano venire al derby. Bisogna essere giusti con San Siro e dirgli grazie. Non è lungimirante tenere aperta la questione, serve una soluzione per i club e per gli amanti del calcio".
"Ne ho tanti, penso quando l'Inter ha compiuto 100 anni, dove ho avuto il privilegio di dare il via ai festeggiamenti con un piccolo monologo. Una cosa impagabile".
"Complessivamente fece 64 gol, Lukaku l'ha raggiunto col Sassuolo sabato. Ci starebbe in questo calcio, egoisticamente sarebbe meglio averlo qua a parlare di questa partita. Quando giocava da ragazzino lo contavano doppio perché giocava in attacco e in difesa, era il suo stile".
+"Quella di Dimarco è una delle storie più belle, essendo partito nel Settore giovanile. In questa Inter ci sono tanti italiani, a differenza di quella che vinse nel 2010. Il connubio tra italiani e stranieri Giacinto lo avrebbe apprezzato molto".
"Noi gli perdoniamo i gesti di stizza perché dà l'anima. Qualche consiglio mio papà glielo avrebbe dato, ma sa gestirsi autonomamente".
"Spero venga premiata stasera, ma dobbiamo essere tutti prudenti. I ragazzi se la giocheranno, non facciamoci prendere dalla tensione".