Gattuso: "Ci manca l'anima. Dovevamo buttarla dentro"

29 Luglio 2020
- di
Simone Togna
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Tempo di lettura: 2 minuti

GATTUSO ANIMA - Rino Gattuso, ai microfoni di Sky, commenta la sconfitta contro l'Inter, e pungola i suoi giocatori dopo lo 0-2 contro i nerazzurri.

Gattuso: "Bisogna buttarla dentro, altrimenti è dura"

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LaPresse

"Bisogna buttarla dentro. Se hai 5-6 occasioni e non la butti dentro, fai fatica. Tra tutte le gare giocate contro l'Inter, comprese quelle di Coppa Italia, oggi qualitativamente è stata la prova migliore. Abbiamo creato tanto, ma non abbiamo segnato. Penso si possa dire così".

Gattuso: "Ci manca l'anima"

"Barcellona? Partita completamente diversa. L'Inter è una squadra fisica, il Barcellona tecnica. Dobbiamo lavorare. Ci manca un po' d'anima, è questa la differenza. Non segnamo quando creiamo e prendiamo gol dagli avversari anche senza subirli".

Gattuso: "Male Milik"

"Aggressività con peso specifico. I primi 10-12 minuti non siamo entrati in campo. Non ce la facevano vedere, eravamo poco intensi. Non te lo puoi permettere. Poi siamo usciti fuori. Milik non ha fatto una grandissima partita, mi aspettavo di più"

Gattuso: "Voglio rivedere lo spirito di squadra"

"Noi dobbiamo annusare il pericolo. Dimentichiamo di aver vinto un trofeo. Mi dà fastidio quando vediamo il palleggiatore che fa lo schiacciatore e viceversa. Dobbiamo pensare da squadra, voglio rivedere questo spirito. Un po' di malumore alla squadra, con tutti questi errori, lo sto annusando".

Gattuso: "Non dobbiamo chiacchierare"

"Callejon, Mertens e Insigne titolari col Barcellona? Vediamo. In questo momento mancano 12-13 giorni alla gara con i blaugrana, vedremo chi scenderà in campo. Dobbiamo ritrovarci, non basta la qualità. Non è che accendi un interruttore e va tutto bene, dobbiamo trovare prima l'anima di cui parlavo prima. Noi abbiamo toccato il fondo, siamo stati bravi a riprenderci. Ma adesso stiamo facendo buone prestazioni ma senza il coltello con i denti. Quando abbassiamo l'attenzione non va bene. Non dobbiamo chiacchierare. I miei giocatori in barca? Quello che dico ai miei giocatori, lo rendo pure pubblico. In questo momento per l'ambiente che viviamo e per la bellezza di Napoli, ognuno di noi deve fare un passo indietro. Non dico di vivere il calcio come facevo io, che ero malato, ma è giusto che dia dei consigli ai miei giocatori. Osimhen? Parliamo dei miei giocatori, non degli altri".

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