ONANA INTER - Spesso e volentieri, gli esseri umani possono risultare facili prede del cambiamento. Non a caso, la debolezza dell'uomo dinanzi al passaggio da una situazione all'altra può essere così grave da risultare impetuosa come un feroce ed inarrestabile ciclone. Potrebbe essere questa una chiave di lettura per provare a decifrare il tracollo avuto sin qui da Andrè Onana. Una situazione di quelle al limite del paradossale. Il portiere camerunese è stato l'assoluto valore aggiunto nella scorsa stagione di quell'Inter arrivata a sorpresa fino alla finale di Champions League contro il Manchester City, poi risultato vincitore. Il suo impiego, osannato dal popolo nerazzurro, non ha tuttavia goduto di vita lunga. Il Manchester United, infatti, ha fatto carte false per portare oltremanica il classe 1996, riuscendo brillantemente a conseguire il proprio obbiettivo. Dopo appena un anno, il nuovo beniamino del popolo interista non ha potuto far altro che preparare le valige e lasciare la Serie A.
Se scegliessimo casualmente dieci calciatori di qualsiasi squadra, ruolo o valore, quasi nessuno di questi ci penserebbe due volte ad accettare di accasarsi di corsa presso i Red Devils. Sottolineiamo il quasi. Per avvalorare questa tesi, riteniamo utile menzionare il mai troppo abusato detto "sai quello che lasci ma non quel che trovi". E dev'essere proprio questo il ragionamento fatto da Onana, il quale si è dovuto rassegnare all'idea di dover necessariamente lasciare Milano. Le esigenze economiche dei meneghini sono argomento noto, ragion per cui l'offerta inglese di circa 55 milioni di euro complessivi era oggettivamente irrifiutabile. A maggior ragione se queste entrate vengono incassate per un giocatore acquistato a parametro zero.
Intristito e controvoglia, l'ex numero 24 interista lascia il capoluogo lombardo per accasarsi presso la compagine di Erik ten Hag. Sin da subito chiamato a raccogliere la pesante eredità di David De Gea, svincolatosi a giugno, il camerunese palesa sin da subito un'involuzione preoccupante. Durante il ritiro estivo degli inglesi, il classe 1996 si è reso protagonista di un'imbarazzante prestazione contro i francesi del Lens, culminata con un gol subito da centrocampo. A questo, si sono susseguiti molte altre "papere" risultate spesso decisive: dapprima contro il Nottingham Forrest e, in secondo luogo, contro il Wolverhampton. Da ultimo, l'esordio in Champions League con la maglia della compagine di Manchester è stato macchiato da un pesante errore sul primo gol di Leroy Sanè, il cui tiro centrale è andato ad infilarsi sotto la pancia dell'estremo difensore africano. La seconda uscita europea contro il Galatasaray non è certo andata meglio, vista l'indecisione sulla rete di Zaha e l'errato passaggio da cui è nato il rigore - poi sbagliato - della squadra turca. E i tifosi dei Red Devils iniziano a spazientirsi.
D'altro canto, c'è chi da tutta questa situazione sta traendo un giustificatissimo godimento: i nerazzurri stessi. Forti di una plusvalenza ricchissima, i meneghini si sono mossi sul mercato per regalare un nuovo portiere a Simone Inzaghi. Il risultato è stato Yann Sommer, autore di una prestazione maiuscola contro la Real Sociedad all'esordio nella massima competizione europea coi colori dei lombardi. Vuoi vedere che, ancora una volta, Beppe Marotta ci ha visto lungo...
CARLO ALBERTO GAMBA
