ESCLUSIVA - Cottarelli: "L'Inter non era interessata al nostro progetto, ma ora le cosa sono cambiate. Assicuriamo sostenibilità economica. Il contributo dei tifosi non sarà a fondo perduto"

9 Luglio 2021
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Redazione NR
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Tempo di lettura: 2 minuti

ESCLUSIVA COTTARELLI - Carlo Cottarelli, presidente di Interspac, è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni per parlare dell’azionariato popolare che attualmente coinvolge oltre 50 tifosi interisti.

Come e quando nasce l'iniziativa Interspac

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|NerazzurriSiamoNoi

Interspac è composta da un gruppo di tifosi interisti che hanno deciso di promuovere l’azionariato popolare e diffuso della propria squadra del cuore. Carlo Cottarelli, intervistato in esclusiva da NerazzurriSiamoNoi, spiega: "Interspac nasce due anni e mezzo fa. In quel periodo la società non era interessata a questo progetto, ora le cose sono cambiate. La pandemia ha cambiato le carte in tavola, crediamo che questo sia il momento giusto per fare questa proposta al club".

Quanto sono importanti i volti noti per coinvolgere più tifosi?

"Noi di Interspac vogliamo promuovere l’idea di un azionariato popolare e diffuso per le società di calcio italiane. Un nostro obiettivo sarà quello di assicurare la sostenibilità economica del progetto. È fondamentale che il tifoso sappia che investe per la propria squadra e deve avere chiaro l’obiettivo, non è un contributo a fondo perduto".

Cottarelli sul sondaggio nel sito Interspac

"Vogliamo misurare quanto interesse ci sia per la nostra iniziativa, per questo abbiamo deciso di incaricare una società indipendente di valutare l’interesse dei tifosi per il modello proposta attraverso un questionario sull’azionariato popolare. È importante che tutti facciano questo sondaggio che è presente sul nostro sito. Per investire non è importante essere abbonati o iscritti come soci di Inter Club, io tifo Inter ma non ho nessuna tessera".

Germania e Spagna già utilizzano l’azionariato popolare, perché in Italia è arrivato così tardi?

"Nessuno in Italia ci ha mai pensato. Noi vogliamo che il nostro modello di azionariato popolare sia valido anche per altre società di calcio italiane. Sicuramente per far diffondere questo modello per i club in Italia dobbiamo cercare di far funzionare al meglio Interspac".

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