DE BOER - Frank de Boer ha parlato al magazine Tijdschrift: "All'Inter le gambe della mia sedia sono state subito segate da una 'quinta colonna' e un ex presidente scontento. Volevo una conversazione con il personale medico. Uno scambio di pensieri aperto e onesto per vedere come potevamo aiutarci e rafforzarci a vicenda. Dato che spesso ci sediamo intorno a un tavolo nei Paesi Bassi per condividere le opinioni e le esperienze reciproche. Ma ho visto subito, mentre ci sedevamo intorno al tavolo, che nessuno avrebbe detto niente. Quindi quella conversazione era completamente inutile".
"So quanto sia importante il riposo quindi ho voluto concedere un giorno di riposo ai giocatori dopo un periodo intensivo di quattordici giorni di partite e allenamenti per poi ricominciare con una seduta per dare la possibilità a chi è leggermente infortunato di riprendersi. Beh, un giorno libero non era nel dizionario. Sicuramente la prossima volta farei diversamente, se avessi saputo cosa stava succedendo all'Inter non avrei mai firmato. Hanno continuato allo stesso modo dopo che me ne sono andato, con il risultato che ci sono stati non so quanti allenatori dopo di me".