FRATTESI INTER ITALIA - Nel corso della conferenza stampa ad Iserlohn, direttamente dal ritiro dell'Italia, Davide Frattesi ha parlato anche del suo anno trascorso all'Inter. Queste le sue dichiarazioni.
"Credo che non sia mai facile calarsi in un ambiente al primo anno in una squadra che ha fatto la finale di Champions. Penso che la mia gestione sia stata giusta da parte di mister Inzaghi. Ognuno spera di giocare il più possibile, poi quando vieni chiamato in causa devi dare sempre il massimo. Qui in Nazionale ho iniziato da subito con Spalletti, sin da quando è arrivato, quindi abbiamo avuto più tempo per imparare i meccanismi. Iniziare da subito con lui è stato un elemento in più".
"Sicuramente il fatto di essere stati insieme un anno aiuta: tante volte non c'è nemmeno bisogno di parlarsi, le cose vengono un pochino in automatico. Basta pochissimo per capirci, quello che abbiamo fatto all'Inter lo abbiamo portato anche qui".
"Sicuramente avremo meno possesso rispetto all'Albania perché loro fanno di questo un punto forte. Dovremo essere più bravi in fase difensiva, anche se poi in fase offensiva lasceranno più spazi aperti. L'Albania si è chiusa per 90 minuti ed è stato difficile. Dobbiamo sfruttare quello che ci capita anche attraverso il gioco, dovremo stare attenti un po' di più in fase difensiva perché ne faremo di più ed essere bravi a sfruttare le occasioni che ci lasceranno".
"Più o meno... La cosa stancante di un anno così sono più che altro i viaggi. Uno più è in campo e più è in condizione: si è stanchi solo a livello mentale perché si entra in forma bene quando si giocano le partite".
"Credo cambi più in fase difensiva: gioco più basso quando dobbiamo difendere. Poi il ruolo è quello dell'Inter, da mezz'ala offensiva mi alzo: qui non abbiamo i due attaccanti, ne abbiamo uno solo, però abbiamo due esterni che possono portare via l'uomo".
"Soprattutto in questo momento, senza far troppi giri di parole, credo che la Spagna sia avanti rispetto a noi. Noi dobbiamo saper soffrire, saper lottare, questo è fondamentale. Se la mettiamo nei duelli uno contro uno la partita è difficile, molto difficile".
"Simone Perrotta ma anche Claudio Marchisio: loro sono i due modelli che guardo anche per capire la posizione da tenere in campo. Per quanto riguarda la Spagna, credo che Rodri sia il centrocampista più forte del mondo".
"Sono caratteristiche, non deve essere un peso. Scamacca negli ultimi tre mesi ha dimostrato di poter fare goal in qualsiasi occasione, sono sicuro che quando si presenterà un'occasione la sfrutterà. Si dice che manchi un numero 9 a questa Nazionale ma in realtà lo abbiamo".
"La Spagna era avanti 3-0, non aveva grossa necessità di possesso palla. Poi ogni partita va rivista. Forse c'è una versione un po' più moderna della Spagna, fondamentalmente non ha più quei tre fenomeni a centrocampo che dieci anni fa facevano girare tutta la squadra e non te la facevano mai prendere".