DARMIAN EDUCATO - Matteo Darmian, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia di Inter- Shakhtar Donetsk, analizza il match contro gli ucraini e si apre ai media.
"Sento la fiducia dei compagni e della società, questo mi spinge ad andare in campo per dare il massimo. Qualora Mancini mi chiamasse in Nazionale, mi farebbe molto piacere, ma devo continuare a lavorare giorno per giorno, io come la squadra".
"Difficile, se non impossibile sostituire Hakimi, è uno dei più forti del ruolo. Io do il massimo quando scendo in campo, seguendo le indicazioni del mister, per ora ci stiamo riuscendo, stiamo facendo delle buone prestazioni, dobbiamo continuare così".
"Il lavoro, poi ho qualche anno di esperienza, le stagioni precedenti mi hanno aiutato a crescere sotto il profilo umano, tattico e tecnico. Non c'è un'età per fermarsi, voglio continuare a migliorare e crescere".
"Quando mi ero trasferito a Parma volevo giocare, ero assolutamente convinto della scelta, così è stato. Poi è arrivata la chiamata dell'Inter, non ci ho pensato minimamente sull'aspettare. Vogliamo migliorare, la partita di domani potrebbe essere importante anche sotto questo punto di vista".
"Cerco di essere me stesso in ogni situazione. Troppo educato? Sono io, e sono orgoglioso di questo".
"Dobbiamo scendere in campo concentrati e con la giusta determinazione. Sappiamo che l'avversario è difficile, ma col giusto atteggiamento possiamo metterli in difficoltà. Ovviamente vogliamo fare gol, altrimenti non possiamo vincere. Abbiamo un anno in più d'esperienza. Restiamo umili e concentrati, non dobbiamo essere presuntuosi e domani dobbiamo disputare una grande partita. Io cerco di prepararmi sempre al meglio, che parta dal primo minuto e entri a partita in corso. Mi metto a disposizione e il lavoro viene ripagato".