Cruz: “Lautaro-Correa, sono due attaccanti complementari. Strano non averli visti ancora in campo insieme”

17 Settembre 2021
- di
Redazione NR
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INTERVISTE CRUZ INTER - Julio Ricardo Cruz sabato non sa scegliere per chi tifare. L’ex attaccante nel suo passato ha vestito sia la maglia dell’Inter che quella del Bologna, che si scontreranno in campionato. Non solo, gli allenatori delle rispettive panchine, Simone Inzaghi e Sinisa Mihajlovic, hanno giocato con Cruz in passato. In un’intervista a La Gazzetta dello Sport l’argentino ha raccontato le sue emozioni ed impressioni per questo match. 

Le parole di Cruz

Le emozioni di Inter-Bologna

“Chiudo gli occhi e ripenso ai bellissimi anni che ho passato in Italia, ai tanti amici conosciuti a Milano e a Bologna, con cui ancora oggi mi sento e che spero presto di poter riabbracciare. È indubbio che per me sia una partita speciale: da una parte il Bologna, la squadra che mi ha permesso di arrivare in Italia, e dall’altra l’Inter, con cui ho vissuto tante emozioni e vinto trofei. Un pezzo del mio cuore sarà per sempre nerazzurro”.

La coppia inedita Lautaro-Correa

“Strano non aver visto ancora in campo insieme Lautaro e Correa, ma hanno tutto per volare: sono due attaccanti complementari, che sanno attaccare bene la porta ma anche lavorare per la squadra, sia quando c’è da difendere sia quando c’è da attaccare. Il Toro lo conosciamo tutti, è uno che vive per il gol e dentro l’area sa essere letale. Correa preferisce partire da più dietro ed esaltarsi nel dribbling in velocità”.

Lautaro possibile leader dopo Lukaku

“Ha raccolto un’eredità pesantissima, Lukaku all’Inter ha dimostrato di essere un giocatore devastante, a tratti immarcabile. Se è pronto per essere un leader lo dirà il campo, io credo sia ancora presto, però è già sulla buona strada. Ama lavorare per la squadra, essere il primo ad andare in pressione per aiutare in fase difensiva, però il suo habitat è l’area di rigore. Ed è lì che deve fare la differenza”.

Inzaghi e Mihajlovic 

“Mi aspettavo che Mihajlovic sarebbe diventato allenatore in Serie A, perché già da vice di Mancini aveva dimostrato di avere dentro questa ambizione: era solo questione di tempo, ma tutti sapevamo che avrebbe fatto strada. Inzaghi mi ha sorpreso di più, anche se onestamente, nell’anno alla Lazio, quando non giocava, lo vedevi sempre molto attento alle esercitazioni e alle cose di campo: evidentemente studiava già da allenatore. E i risultati gli hanno dato ragione”.

Pronostico Inter-Bologna

“Questo non chiedetemelo... però l’Inter parte favorita”.

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