DEADLINE 30 GIUGNO – Si avvicina la deadline del 30 giugno, data spartiacque della fine di tantissimi rapporti di collaborazione tra calciatori e club ma non solo, e via via ci si accorge della complessità della situazione in essere. La FIFA ha già, per ora solo ufficiosamente, demandato la questione ai singoli club. Che in una sorta di gentlement agreement dovrebbero trovare un accordo coi propri tesserati, e con tutte le singole squadre coinvolte nei prestiti dei giocatori, per prolungare “naturalmente” il rapporto lavorativo fino al termine effettivo della stagione in corso. In pratica il 30 giugno sarebbe spostato alla data di chiusura della stagione (europea) 2019-20. La redazione di Sky Sport ha spiegato bene gli scenari possibili grazie all'approfondimento del collega Luca Marchetti. Ecco le sue parole.
"Il destino di 133 giocatori della Serie A è solo legato ad una trattativa individuale. La FIFA sta studiando un documento ma chiederà che siano i club e i giocatori a trovare l’accordo, perché loro non potranno imporre nulla. Chiaramente si spingerà perché vengano allungati i contratti fino alla fine della stagione sportiva, ma servirà una firma sull’estensione di contratto. Bisognerà quindi trovare l’accordo con il giocatore. Le società potrebbero trovare sicuramente un accordo visto che chi gioca in prestito, pur non firmando l’estensione, non potrebbe giocare né con il club di appartenenza, né con un club qualora avesse trovato una nuova squadra. Ci deve essere sempre l’ok del calciatore. I problemi potrebbero essere la disparità sullo stipendio o la volontà di cambiare aria. Se si dovesse riprendere a giocare sarà una grande contrattazione. Con un mancato accordo, le rose potrebbero perdere degli elementi alla fine del mese".