Dimarco: "Nel 2003 ero a San Siro, non ho bellissimi ricordi... Giocarla emozione incredibile"

9 Maggio 2023
- di
Vincenzo Zurzolo
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Federico Dimarco in conferenza stampa: le parole dell'esterno dell'Inter
Tempo di lettura: 2 minuti

CONFERENZA STAMPA DIMARCO INTER - L'esterno dell'Inter Federico Dimarco, intervenuto in conferenza stampa, ha parlato alla vigilia della gara d'andata della semifinale di Champions League contro il Milan.

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Dimarco e l'emozione di giocare una semifinale di Champions

"È sempre bello giocare un derby, ne ho giocati tanti e questo voglio godermelo al 100%".

L'occasione di dimostrare lo spirito di gruppo

"Loro hanno passato due turni difficili, noi cercheremo di dimostrare a noi stessi quanto valiamo".

Sui gol pesanti

"Per me tutti i gol sono importanti, ci tengo che la squadra vinca".

Il ricordo del sorteggio estivo

"Sapevamo di avere un girone complicato, ma abbiamo dimostrato ciò che valiamo. Ci siamo meritati di essere qui".

Sulle capacità del Milan

"Sono una squadra che conosciamo bene, sappiamo di affrontare i campioni d'Italia in carica. Sarà una bella sfida".

Sui precedenti in Champions

"Non parlerei di vendetta, è passato tanto tempo e ora pensiamo al presente, a domani, a cercare di fare risultato positivo e basta".

L'esperienza del 2003

"Ero a San Siro. Non ho bellissimi ricordi, da interista. Però pensare che vent'anni fa ero a vederla e oggi ho la possibilità di giocarla è un'emozione incredibile".

Sull'importanza della gara

"Possiamo definirla come una semifinale di Champions. Sappiamo l'importanza della sfida e ce la giocheremo alla grande".

Il sentimento prevalente

"È forte, è sempre un derby ed è bello giocarlo a viso aperto. Domani sarà una bella partita".

Sulla sfida con Calabria

"Pensiamo a noi stessi, cercando di fare una grande partita domani e pensare poi al ritorno. Con lui ci siamo affrontati tante volte, alcune le abbiamo vinte e altre perse, sarà una bella emozione".

La ricetta mentale

"Ci vogliono testa e cuore, pensare una partita per volta. Se si va troppo in là con la testa si rischia che qualcosa si lasci per strada".

Sui nuovi cori

"Vengono in automatico dopo le partite".

Sulla crescita personale

"I gol e gli assist sono merito del gioco della squadra. Da due anni a questa parte mi sento cresciuto nella testa e nel fisico, abituarsi a giocare certe partite importanti fa crescere".

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