Commisso: “Perché San Siro si può abbattere e il Franchi no?

24 Giugno 2020
- di
Arianna Botticelli
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COMMISSO SAN SIRO – Un duro attacco, quello del presidente della Fiorentina Rocco Commisso, nei confronti della burocrazia italiana. Alla rivista Forbes, l’imprenditore si è lamentato dei vari passaggi necessari ad ottenere l’autorizzazione per un nuovo stadio: “La burocrazia finirà per uccidere l’Italia. Potrebbero essere necessari 5-10 anni per costruire un impianto e nessun investitore ha la pazienza di aspettare così tanto. A Roma Pallotta dopo 6 anni è ancora in attesa”.

Commisso e il paragone con San Siro

Commisso quindi ha guardato alla situazione di San Siro: “Le leggi sugli stadi non hanno senso e sono interpretate diversamente. A Milano, San Siro che è la cattedrale del calcio può essere raso al suolo, mentre a Firenze non si possono buttare giù nemmeno le vecchie curve. Se il Franchi non sarà restaurato, diventerà un monumento decrepito. A un certo punto dovrà essere abbattuto e penso che sia arrivato il momento”.

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