INTER SUNING PIF - Proseguono senza sosta le trattative che dovrebbbero portare, al massimo nel giro di pochi mesi, ad un cambio di mano della proprietà nerazzurra. La pista Bc Partners non è ancora tramontata, ma secondo molti addetti ai lavori il fondo saudita PIF (Public Investment Fund) sarebbe in grande rimonta. Ma cosa spingerebbe un gruppo così apparentemente lontano dalle logiche calcistiche ad investire sull'Inter? Il quotidiano Calcio e Finanza ci fornisce una spiegazione plausibile. Corroborata da spiegazioni di natura socio-economica.
Ci sarebbero dei motivi squisitamente finanziari dietro l'interesse del fondo saudita che fa capo a Mohammad Bin Salman. Innanzitutto l'obiettivo del sovrano è quello sfruttare l’immensa liquidità del suo Paese, l'Arabia Saudita, per diversificare gli investimenti. L'ecomomia è attualmente quasi totalmente legata all’esportazione del petrolio. C'è la volontà di rendere l'Arabia Saudita una grande meta per il turismo, effettuando dei pesanti investimenti anche nel mondo dello sport. Da sempre veicolo di attrazione delle masse.
La considerazione più curiosa riguarda però la voglia di primeggiare all'interno del complesso mondo arabo. Nel calcio le proprietà del Manchester City e del PSG - rispettivamente in mano a fondi degli Emirati Arabi Uniti e del Qatar, ndr - sono un esempio di successo. Ecco, anche l'Arabia Saudita vorrebbe il suo cavallo vincente. Che sarebbe appunto stato individuato nell'Inter. Bin Salman è convinto che entrare nella sfera sportiva acquisendo il controllo della società nerazzurra potrebbe favorire la competizione con i rivali dei due paesi sopracitati.