BERGOMI INTER INTERVISTA - Se da una parte c’è l’Inter che sembra vivere un momento di smarrimento, dall’altra c’è il Napoli, che nonostante le numerose perdite, sembra essere riuscito a integrare egregiamente i nuovi arrivati. In particolare stanno facendo cantare i tifosi biancocelesti il talento di Kvaratskhelia e Kim Min-jae. È proprio sul nuovo difensore dei partenopei che Giuseppe Bergomi ha raccontato un retroscena di calciomercato legato all'Inter, ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. Queste le parole dell’ex difensore e capitano nerazzurro.
“Kim per me è un soldatino, uno di quelli che mette l’elmetto, vain battaglia e non ha paura di nulla. Ogni tanto parlo con gli osservatori dell’Inter. In estate si parlava del possibile addio di Skriniar, gli osservatori dei nerazzurri conoscevano Kim ed erano interessati al giocatore, poi il Napoli che era arrivato prima l’ha preso e ha fatto bene”.
Sempre in queste ore l’ex capitano nerazzurri ha rilasciato un’altra intervista in cui ha analizzato più a fondo il momento dell’Inter. Queste le sue parole al Corriere della Sera.
L’analisi di Bergomi sull’Inter
“La squadra ha perso un esterno come Perisic e ha inserito Lukaku ma non ha più ritrovato l’entusiasmo e quell’identità forte che hanno permesso all’Inter di vincere lo scudetto, arrivare in finale di Europa League e conquistare un secondo posto. Anzi sono convinto che se non recupererà quelle caratteristiche i problemi aumenteranno. Non si possono incassare 9 gol in tre trasferte”.
“A Coverciano mi hanno insegnato che una squadra in genere rispecchia le caratteristiche del suo allenatore. Detto questo, non lo metterei in discussione. La società di recente gli ha rinnovato il contratto, però è il momento delle scelte. Bisogna reagire, non subire”.
“Nei confronti degli ammoniti avrebbe potuto avere più pazienza come ha fatto Pioli con Calabria che ha aspettato l’intervallo”.
“Ha avuto una reazione naturale, penso però che possa recuperare il dialogo con l’allenatore. Magari contro il Barcellona la squadra ritrova l’antico spirito e dà tutto in campo”.
“È vero che è un leader e offre più soluzioni offensive ma il suo rientro non è sufficiente se la squadra non ritrova quel fuoco che aveva”.
“No, è ancora lunghissima. Milan e Napoli hanno qualcosa in più oggettivamente. Le vedo favorite ma a settembre nessuno è tagliato fuori dalla corsa. Nemmeno la Juve”.