BERGOMI FASE DIFENSIVA - Beppe Bergomi, intervistato da TuttoSport: "L’Inter aveva scelto Bremer, poi però non è arrivato per certe dinamiche".
Ci vuole equilibrio. Se prendiamo però il Milan della scorsa stagione, vedrete che nelle ultime partite non subiva mai gol. Tutti parlano della bravura offensiva dei rossoneri, ma la loro forza per me sta nella fase difensiva, che resta determinante".
"Ci sono quattro squadre. I nerazzurri sono quelli più in difficoltà, a 10 punti dal primato e con tre squadre davanti. Poi Napoli-Juve di venerdì sarà una partita importante, non decisiva. Qualora dovessero vincere i padroni di casa sarebbe comunque un passo avanti importanti. Il Napoli resta la mia favorita".
"Di Lorenzo, giocassi oggi sarei un Di Lorenzo. Nel 1982 era il più alto, oggi sarei uno medio con i miei 182 centimetri. Nel calcio attuale sarei un braccetto di destra o un terzino".
"L’Inter lo aveva scelto, poi per dinamiche di mercato è andata su altre situazioni. È uno forte e rapido, che si trova benissimo nella difesa a tre. Quando le cose non vanno bene, i nuovi fanno fatica e i giudizi sono affrettati. Bremer è un ottimo calciatore".
"Se mi è mai capitato di non prendere gol per otto partite consecutive? No, anche se negli anni è capitato fossimo la miglior difesa, vedi la stagione ’97-98. Noi marcavamo a uomo, oggi alcune squadre sono tornate a farlo".
"Sono stati bravi nelle difficoltà, nonostante il dolore dell’eliminazione della Champions. Allegri, in ricostruzione e con gli infortunati, ha puntato sui giovani. E questi gli hanno dato un’identità forte. Sono state allungate poi le rotazioni. La bravura dell’allenatore è propri questa: nelle difficoltà lui riesce attraverso compattezza e solidità a trasmettere una mentalità. 'Prima di tutto non prenderle, poi il gol arriva'. Tutti ci credono, sono “mentalizzati” a non subire gol, godono di questo. Quando ero difensore, anche se vincevamo 3-0, dicevo: ‘Ragazzi, mi raccomando, lasciamo inviolata la nostra porta’. Tutta la squadra si muove di conseguenza. Allegri conosce il calcio, ha pazienza, si fa scivolare addosso le critiche. Gliene sono state dette di tutti i colori, secondo me sbagliando e per Max ora parlano i risultati