INTER BERGOMI INTERVISTA - Intercettato da La Gazzetta dello Spot per parlare del nuovo corso Inter alla luce della politica societaria di risparmio sugli ingaggi - e su qualche cessione eccellente, ndr - Giuseppe Bergomi, ex gloria nerazzurra, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni.
"Una premessa è d’obbligo: io l’undici titolare dell’Inter lo confermerei in blocco. Questa squadra ha chiuso i due anni di Conte con grande consapevolezza, sapeva quando accelerare per far male all’avversario e portarsi a casa la vittoria. Peccato, con queste premesse si poteva fare pure un’ottima Champions. L’Inter ha pagato più di tanti altri club la crisi dovuta alla pandemia. La scelta di Simone Inzaghi la reputo intelligente, è l’uomo giusto per ereditare il lavoro straordinario di Conte. Sistemi e principi simili, col suo arrivo sarà possibile ritoccare senza stravolgere".
"Lukaku è sicuramente l’uomo più importante da tenere in questo gruppo. E non solo per le capacità tecniche che gli vanno riconosciute, ma per tutto ciò che rappresenta oggi per l’Inter. Romelu è leader emotivo, ha sempre un atteggiamento positivo verso i compagni, è un punto di riferimento per tutti. Giocatore unico che con Conte è cresciuto tantissimo. Io non ho mai avuto dubbi sulla sua adattabilità al calcio italiano, perché da noi la fisicità paga sempre, come dimostra Ibra alle soglie dei 40. Però non conoscevo questa sua grande dote umana: fa squadra, trasmette valori, è il primo a sacrificarsi e a fare la corsa in più per il compagno. Bagnoli diceva sempre: “sono le punte quelle che ti fanno giocare bene”. Lukaku è l’espressione vivente di questo concetto".
"Un’ottima notizia per gli interisti. Lui e De Vrij sono altri due di cui non mi priverei mai. E lo stesso vale per Handanovic, di cui troppo spesso si sottolineano gli errori mentre si dovrebbe parlare di più dei record e di quello che trasmette alla squadra. Poi trovare un portiere da Inter non è mica semplice, servirebbero tanti soldi. E in un periodo così complicato avere ancora Samir è una fortuna".
"L’Inter è diventata solida quando Conte è tornato al 3-5-2 riproponendo Brozovic in regia e a protezione della difesa. Con Inzaghi si terrà un assetto simile: Brozo sarebbe il suo Leiva, meno difensivo ma con più qualità nel palleggio. La difesa dell’Inter è forte ma va protetta: con i quinti che scalano, con coperture preventive. La Lazio si basava molto sull’attenzione difensiva, sulla copertura e le ripartenze. Brozo è fondamentale in questo".