Atalanta, Gasperini: "Punto al terzo posto dell'Inter. Ripresa? In troppi hanno remato contro"

31 Maggio 2020
- di
Arianna Botticelli
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Tempo di lettura: 2 minuti

INTER ATALANTA GASPERINI - Gian Piero Gasperini, allenatore dell'Atalanta, in una intervista a La Gazzetta dello Sport ha parlato della ripresa del campionato e degli obiettivi della sua Dea, tra i quali raggiungere l'Inter in classifica.

Atalanta, Gasperini punta l'Inter

"Io non guardo la Roma, ma l’Inter che sta davanti. Se vinciamo il recupero, avremo la stessa distanza tra chi ci precede e chi ci segue. E io guardo avanti. Perdiamo anche il vantaggio di ospitare Lazio, Napoli e Inter. È vero che in casa abbiamo perso qualche punto, ma gli scontri diretti di fine stagione sono un’altra cosa. Avremmo avuto una spinta potente dal nostro pubblico che è unico. L’ho detto: ci siamo fermati nel nostro momento migliore, al culmine dell’entusiasmo. In campionato abbiamo tutto da perdere, ma andiamo avanti".

Sulla ripresa della Serie A

"In troppi hanno remato contro il calcio, dimenticando il suo valore economico e sociale. Molti hanno frenato dall’interno, per interessi propri: il peggio. Non volevano giocare per cancellare una stagione negativa. Troppo livore dagli altri sport. Il calcio è bello e piace. Colpa sua? Esiste una legge di domanda e offerta. Ci sono discipline belle da praticare e meno da osservare. Io seguo nuoto, tennis e altri sport solo per eventi importanti, alcuni ogni quattro anni. Il calcio è l’unico che ti dà un coinvolgimento così forte, un orgoglio di appartenenza quotidiano. È un altro mondo".

Sulle cinque sostituzioni

"Pessima idea. Snatura la partita. Diventiamo basket. Nell’ultima partita possono esserci in campo dieci giocatori nuovi. Come permettere di cambiare motore a metà gran premio. Ci rimette lo spettacolo. Nel finale le squadre si allungano, si scoprono. Viene disinnescato il merito delle squadre meglio preparate che vincono alla distanza. Chi è il genio che sostiene che così si evitano infortuni? Su che basi? Ci si infortuna anche nel primo tempo. Meglio cambiare giocatori da un gara all’altra. Meglio ancora se si fosse applicata l’idea di Galliani: partite più diluite e campionato finito dopo l’estate. I tempi c’erano".

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