SERIE A ARBITRO - Un fulmine a ciel sereno colpisce in pieno la Lega Serie A. Secondo quanto affermato da un arbitro ancora in attività a Le Iene, ci sarebbe una buona parte di arbitri di contrari al modo di agire di colleghi e organi di rappresentanza, in questa stagione.
La denuncia arriva direttamente da un arbitro che tutt'ora lavora in Serie A e ha deciso di parlare ma in anonimo. "Sono ancora in attività e certamente ci sarebbero ripercussioni negative nei miei confronti da parte dei vertici dell'AIA, che danneggerebbero pesantemente la mia carriera".
"Quest’anno ci sono stati tantissimi errori degli arbitri in campo e al Var che sono davvero inspiegabili. Soprattutto per noi che siamo degli addetti ai lavori. Se hai delle immagini chiare davanti agli occhi e hai la possibilità di rivedere l’episodio con tante telecamere a disposizione come fai a non accorgerti dell’errore commesso? Per esempio, è il caso del rigore negato al Bologna in Juventus-Bologna. O del fallo di mano di Pulisic prima del suo gol in Genoa-Milan. O del recente fallo di Bastoni su Duda in Inter-Verona. In tutti questi casi, inspiegabilmente, non ha sbagliato solo l’arbitro in campo, ma anche il Var. Che, nonostante immagini chiare, ha deciso di perseverare nell’errore commesso".
L'accusa principale è quella di una lotta intestina tra fazioni di arbitri, in previsione delle prossime elezioni di categoria. La quale che condiziona anche l'operato degli arbitri in campo o al Var.
"Questa situazione è diventata insostenibile e sta condizionando le carriere di molti di noi. Da come viene valutato un arbitro dipende il fatto che questo continui ad arbitrare o meno. Se le valutazioni dipendono da dinamiche, diciamo, politiche, allora in questo modo c’è il rischio che si falsino i campionati. Molti di noi hanno la forte sensazione che non sempre i voti, le valutazioni e le eventuali retrocessioni o dismissioni dipendano dalle prestazioni durante le partite. Ogni volta che un arbitro viene chiamato al Var può essere penalizzato nel voto che riceve dagli osservatori a fine partita. E se chi valuta gli arbitri sbaglia nella valutazione, siamo sicuri che fanno carriera solo e sempre i più bravi? E che vengono retrocessi i più scarsi?".
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"Voglio segnalare quelle che per me e per altri arbitri sono delle gravi anomalie del sistema arbitrale in Italia. Che, secondo noi, condizionano il buon andamento dei campionati di calcio di serie A e di serie B. Per esempio: il rigore non assegnato al Milan in Milan-Roma, in cui il Var non interviene e il rigore dato all’Inter in Inter-Lazio, lì invece l’intervento del Var c’è stato. Ma non solo: a volte la scelta delle immagini per giustificare una decisione presa non convince neanche noi addetti ai lavori"
"Poi si ha la sensazione che alcuni arbitri siano protetti e tutelati, sia nel voto che prendono a fine partita, sia nella spiegazione che dà la CAN (Commissione Arbitri Nazionale), di alcuni episodi controversi. Perché succede una cosa del genere? Come mai richiamano alcuni arbitri e alcuni no? Cambia qualcosa nei voti che prendono e nella loro classifica di fine anno? Non parliamo di complotto e non c’entrano le squadre, parliamo di questione arbitrale. Ci sono arbitri più protetti e meno chiamati al Var".
"Attualmente, ci sono almeno cinque, tra arbitri e assistenti di serie A e B, che stanno ricorrendo a vie legali per denunciare l'AIA per quelle che riteniamo gravi irregolarità. Per esempio, c’è chi sbaglia e continua ad arbitrare il turno dopo come niente fosse. C’è chi invece viene fermato, che è l’unica vera punizione che colpisce l’arbitro dal punto di vista economico, ma anche della carriera. In alcuni casi, secondo il regolamento, bisognerebbe intervenire. E chi è al Var non interviene, questo va comunque a inficiare sia il risultato di una gara in campo. E chiaramente nel lungo termine, condiziona anche l’andamento dei campionati di calcio. Quando a sbagliare è il Var, anche lui poi dovrebbe essere penalizzato, ma non sempre succede".
«Vi faccio qualche esempio: Valeri, il Var di Salernitana-Bologna ha commesso a mio parere diversi gravi errori, ma basta citarne uno su tutti. Al 41' del primo tempo c’è un intervento molto pericoloso di Dia che rifila un calcione a Saelemaekers. Questo è un chiaro fallo da espulsione, su cui l’arbitro in campo ha deciso diversamente. Qui il Var avrebbe dovuto richiamare l’arbitro a rivedere l’episodio e l’arbitro avrebbe dovuto espellere Dia. In questo, come in altri casi della stessa partita, tutti falli gravi e pericolosi che meritavano l’espulsione. Il Var avrebbe dovuto richiamare l’arbitro al monitor a bordo campo per fargli prendere la decisione corretta".