PANDEV INTER MOURINHO - Goran Pandev, atttacante macedone in forza al Genoa, è stato uno dei protagonisti del famigerato Triplete nerazzurro. Forse uno dei giocatori più sottovalutati di quella rosa: una sorte di eroe silenzioso al cospetto di grandi nomi come Milito, Zanetti, Eto'o o Sneijder, ma non per questo meno decisivo. Il giocatore ha rilasciato delle dichiarazioni ai taccuini dell’edizione web de il Giornale, ripercorrendo la sua esperienza a Milano. Ecco le sue parole.
"Ringrazierò sempre l’Inter, che è stato il club che mi ha portato in Italia e mi ha fatto diventare uomo. La mia esperienza in nerazzurro è stata fantastica. L'emozione più grande è stata la Champions: vincerla è il sogno di qualunque calciatore, e conquistarla insieme alla Serie A e alla Coppa Italia è stato ancora più indimenticabile. Abbiamo fatto qualcosa che difficilmente verrà ripetuto da qualcun altro".
"Mourinho è stato come un padre. Ha creato un gruppo davvero unito che ci ha portati alla vittoria. Anche tatticamente è molto preparato. Sicuramente è uno dei più grandi, ma ho avuto molti tecnici bravissimi nel corso degli anni. Mi piace sempre ricordare la vicenda del mio gol su punizione nel derby. Doveva sostituirmi perché eravamo con un uomo in meno, ma poi abbiamo conquistato una punizione e mi ha detto di battere. Dopo che ho segnato ha detto che era merito suo, perché se mi avesse tolto non avremmo fatto gol".
"Potrei dire mille cose, mi limito a due semplici parole che credo riassumano almeno in parte il Presidente: generosità e passione".