INTERVISTA ADANI - In occasione della sfida di questa sera tra Inter e Napoli, Lele Adani è intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, ecco le sue parole.
"Allargare la difesa del Napoli togliendo punti di riferimento e accompagnando con le mezzali. Correa e Lautaro possono svolgere bene questo compito".
"Allungare la difesa nerazzurra sfruttando la forza di Osimhen e mettendo Insigne nella condizione di fare il due contro uno sulla trequarti dialogando con Zielinski o con Mario Rui quando sale. E per creare spazio tra difesa e centrocampo serve proprio che Osimhen vada in profondità costringendo i centrali ad abbassarsi".
"Da Brozovic vorrei che oscurasse i passaggi per Osimhen e poi che mandasse fuori tempo la pressione del Napoli con giocate precise. A Fabian chiederei di fare molto bene la prima uscita da dietro e poi di seguire, come fa spesso, l’azione anche nella trequarti avversaria per rifinire o concludere. Tanto gli coprirebbe le spalle Anguissa, che è giocatore di occupazione, interdizione, equilibrio".
"L’Inter può alternare la pressione alta o la densità bassa. Se aggredisce, il primo compito è dell’attaccante che deve oscurare il passaggio tra i centrali e Fabian Ruiz. Per quanto riguarda Brozovic, invece, di solito ha sempre un avversario che si occupa di lui e potrebbe essere Zielinski".
"Un’idea che mi piace, soprattutto se l’Inter dovesse avere il controllo del gioco. Lo spazio in cui il Napoli è vulnerabile è quello che si apre tra centrale e terzino: l’ideale per Barella e Calhanoglu".
"Sì, perché il Napoli ha tanti giocatori che sanno mettere la palla, ma anche raccoglierla. E se non lo pressi, devi essere pronto ad assorbire i tagli".
"Nel primo caso è una decisione fisica: se Dzeko fosse al top, sceglierei lui. Altrimenti Correa. A centrocampo Calhanoglu è in crescita e si merita di giocare".
"Elmas, perché ti permette di dominare di più il gioco e può muoversi a destra, sinistra o in mezzo. Elmas ha un grande valore e ti regala maggiore imprevedibilità. Lozano scatta sempre e Spalletti potrebbe usarlo nel corso della partita".
"Dipende dal tipo di gara che ha in mente Spalletti. Con il 4-2-3-1 hai un recupero palla più alto".
"Certo. L’Inter ha bisogno di capire come sta Barella, che è imprescindibile anche per il senso di sacrificio. Quando gioca, Barella trasmette entusiasmo. E se è al top fisicamente diventa anche più forte tecnicamente e cerca la giocata. Bisogna vedere come sta, perché in Nazionale non era il solito Barella. Zielinski è il contrario: molto forte tecnicamente, usa destro e sinistro, ma deve essere un po’ trascinato".
"Probabilmente sì. Magari potrebbe risparmiarsi qualche rincorsa e difendere con la posizione del corpo, a metà strada tra Skriniar e Darmian".
"Lui sa qual è il suo ruolo e non tradisce mai. Darmian, D’Ambrosio e un altro paio di giocatori con la stessa “testa” rendono lunga e forte la rosa nerazzurra".
"Senza dubbio. Non è un recuperatore di palloni e basta, ma un calciatore completo in tutto. Anguissa non ha difetti, tiene la palla, copre. Ha una lucidità tattica che ha stupito tutti".
"Scelgo due giocatori sotto pressione: nell’Inter Lautaro, che non segna da un po’, e nel Napoli Insigne, che non è stato bravo in Nazionale ma può fare la differenza a San Siro".