
CHAMPIONS LEAGUE INTER LIVERPOOL CONFERENZA STAMPA - È il giorno della vigilia del big match di Champions League tra Inter e Liverpool. I nerazzurri e i Reds si affronteranno presso lo stadio di San Siro in occasione della 6ª giornata della fase campionato della competizione in quella che si preannuncia essere una vera e propria sfida spareggio. A tal proposito, Marcus Thuram ha parlato in conferenza stampa dell'impegno contro la squadra inglese.
Arrivate a questa partita dopo la grande prestazione contro il Como e affrontate una squadra forte ma in crisi. Avete qualcosa in più rispetto ai vostri avversari al momento?
"Non credo, ogni partita è a sé. Domani affronteremo una squadra con tanti campioni. Quando questi campioni vengono messi in dubbio, vogliono dimostrare il proprio valore".
Qual è il pericolo domani sera?
"Noi proveremo a fare quello che stiamo facendo ma meglio perché affrontiamo grandi campioni".
Ti senti pronto per essere titolare per la terza partita di fila dopo il tuo infortunio?
"Sì, mi sento bene. Ma è una domanda pericolosa questa (ride - n.d.r. -). A parte gli scherzi, sono rientrato dall'infortunio grazie all'intervento dello staff medico e ora sono pronto ad aiutare la squadra".
Spesso nei big match sono mancati i dettagli. Come mai?
"Da quando sono qui ho vinto tante partite contro grandi squadre. In una partita può capitare di tutto perché si parla di episodi".
La partita di domani può ricordare anche per atmosfera partite come quelle contro Bayern Monaco e Barcellona?
"Non saprei perché quelle erano fasi più avanzate della competizione. San Siro sarà sicuramente carico, ma l'atmosfera sarà diversa".
Chivu dice che potete ancora migliorare, ma in che cosa?
"Io spero in tutto. Migliorare di volta in volta è il bello di calcio e anche io personalmente ho questo obbiettivo".
Uno dei vostri segreti sembra essere l'empatia che si è creata con Chivu. Che cosa ha permesso di generarla?
"Il mister abbia vissuto da calciatore quello che viviamo noi. C'è un legame importante che può aiutarci".
Pensi di essere già o di poter puntare a diventare uno dei cinque attaccanti più forti del mondo?
"Ad oggi non penso, ma lavoro ogni giorno per cercare di migliorare e diventare sempre migliore. In ogni caso, non spetta a me stabilirlo".
Questa sfida è storica e più volte si sono registrate sfide rimaste negli annali. Che emozioni provi ad affrontare queste sfide?
"Da bambino era un sogno giocare sfide di queste tipo, sarà bellissimo vedere San Siro reagire a questa sfida".