
Per i tifosi del Milan il Genio, per tutti semplicemente Dejan Savicevic. L'ex fuoriclasse rossonero, in una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, ha parlato del derby di Milano tra Inter e Milan, tra passato e presente. Ecco le sue parole.
"Parla la classifica: l’Inter è prima, il Milan è lì. Squadre attrezzate, bravi allenatori. Grande sfida, grande interesse come ai miei tempi, come sempre. Questa è una partita veramente particolare, diversa da tutte. La respiri, la prepari con altre tensioni. Credo che il clima non sia cambiato, in campo può succedere di tutto. L’Inter è forte, segna con facilità. Ma non si può parlare di favoriti. Il Milan a Parma doveva tirare di più in porta. Ma succede. L’Inter ha attaccanti molto bravi: Lautaro, Thuram, adesso Bonny e poi quel ragazzo, Esposito. Una sorpresa: ho visto il suo gol alla Norvegia, veloce, secco, si è girato in un attimo e ha colpito.
Il Milan non ha Gimenez: è un centravanti intelligente che lavora per la squadra. Deve solo sbloccarsi, lo farà. Leao è bravissimo nell’uno contro uno, punta l’uomo e non è poco. C’è poi da dire che è mancato Pulisic, uno che ha fiuto e di solito non sbaglia. Poi capita l’errore ma vale per tutti. Io penso che sarà un gran bel derby. Dove la vedrò? In tv, a casa, a Podgorica. Tranquillo, sereno. Sono curioso di vedere Modric e Sucic. Uno è sempre il top, un Pallone d’oro. L’altro è interessante, ha visione, testa, e bei colpi. Lo spettacolo non dovrebbe mancare. Ma ha ragione Allegri, per parlare di traguardi bisogna aspettare la primavera. E anche gli impegni e i risultati delle coppe".