
Marco Materazzi, storico difensore dell'Inter e bandiera dei tifosi nerazzurri, in una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport ha parlato del derby contro il Milan, delle sensazioni che ha e delle sue stracittadine. Ecco le sue parole.
"L’aria della capolista si respira, che sa di essere più forte del Milan. E non è poco, anzi: il Milan sta bene, ha grandi individualità, un grande centrocampo e un allenatore che sa dove mettere le mani. Allegri magari non offre spettacolo, ma sa sempre quello che fa. In partite così il campo può sempre dire altro.
Prendete l’anno scorso: non ne abbiamo vinto uno. E il 2-3 di Supercoppa è la foto dell’ultima stagione:
abbiamo perso trofei che erano già in tasca, penso anche allo scudetto ovviamente.
Chivu era uguale a ora, un esempio di equilibrio. Quello nervoso ero io, dalla settimana prima iniziavo a non capire più nulla, diventavo intrattabile. In campo però la tensione diventava lucidità: un derby lo vinci curando tutti i dettagli, guai ad abbassare la guardia. I più pericolosi del Milan? Pulisic. Movimenti, imprevedibilità, freddezza: una bella grana. E Modric, un campione vero. Con lui il Milan ha messo nel motore una qualità che non tutte le squadre possono vantare. Mi aspettavo che avrebbe giocato così tanto anche a 40 anni, lo dice la sua storia: pochissimi infortuni. Loro invece stiano attenti a Calha, non solo perché è la sua partita, ma perché il nuovo modo di giocare dell’Inter lo esalta: più verticalità, più libertà per il tiro da fuori…".