
INTER MILAN CONFERENZA STAMPA CHIVU - Siamo ormai giunti alla vigilia del derby di Milano tra Inter e Milan, il primo che le due squadre affronteranno da comproprietarie dello stadio San Siro. Allo stesso tempo, questa sfida sarà anche la primissima stracittadina per Cristian Chivu da allenatore. Il tecnico nerazzurro ha parlato proprio di questo come di altri aspetti in occasione della conferenza stampa di presentazione della sfida.
"Sarà una partita bella e sarà anche diversa dalle altre perché è in mondovisione e c'è rivalità, storia e tradizione per quello che Inter e Milan rappresentano. Alla fine però si tratta pur sempre di una partita. Bisogna prepararla nel modo migliore, come abbiamo sempre provato a fare. Ci sono tre punti in palio. Poi capiamo anche cosa rappresenta per i tifosi, quanto tengano ad avere un lunedì sereno e a non subire lo sfottò dell'amico. Sappiamo che la classifica è corta, ma è ancora presto. Bisogna fare di tutto per prendere i tre punti, a prescindere dall’avversario. L'importante è metterci sempre la giusta determinazione. Ma sappiamo che è una sfida a sé stante. Allegri dice che siamo favoriti? In queste sfide non esistono i favoriti: conta solo portare gli episodi dalla propria parte".
"Per me è la prima volta visto che sono un neofita del mestiere. Ho vissuto tante volte questa sfida quando ero giocatore e so quello che rappresenta. So come si vive una settimana del genere, anche come si vive una serata prima del derby e la giornata stessa che diventa un pelino lunga. Bisogna capire la maturità dei nostri campioni, che entrano sempre in campo per dare il massimo. Spero sarà una partita bella e divertente".
"Giocano? Io non faccio il fantacalcio (ride - n.d.r. -). Marcus sta bene. Non ha saltato più un allenamento da quando è rientrato. E’ rimasto con noi, non è andato in nazionale: non so se devo ringraziare la Francia, ma gli ha fatto bene. Aveva bisogno di ritrovare la condizione che lui in quel mese ha perso. Lautaro è completo, lo dimostra tutto quello che ha fatto nel campionato italiano e anche con l’Argentina. Può migliorare anche lui, noi siamo felici di averlo nella nostra squadra come capitano e come attaccante".
"Sono letali sia nello spazio che sullo stretto. Possono metterti in difficoltà, ma questo non vuol dire stravolgere i tuoi piani. Le partite vivono di episodi, c'è la qualità degli avversari e c'è da aggiungere qualcosina in più in base a come pensi possa essere la partita. Allegri? Sa fare cose semplici, è un pragmatico, ma sa fare anche altre cose. Si basa sulla qualità del suo gruppo, riesce a farlo esprimere sempre al massimo. Noi sappiamo come sarà la partita, ma ci aspettiamo anche qualcosa di diverso. Non puoi mai pensare che succeda qualcosa senza preparare anche altre eventuali mosse. Bisogna essere molto attenti, disponibili a fare tante cose dal punto di vista fisico e mentale. Bisogna accettare anche di soffrire se ci sarà bisogno, essere dominanti senza perdere le misure ed equilibrio. Ma non va dimenticato che abbiamo giocatori di qualità sia tecniche che mentali capaci di leggere i momenti della partita".
"Non mi interessa guardare il passato, né mettere una carica motivazionale in più per quello che è successo. A me interessa che abbiano il desiderio di entrare in campo e dare il massimo, si tratta di piccole cose che possono fare la differenza in partita".
"Stanno tutti bene a parte Dumfries che ha avuto un problema alla caviglia e per il derby non ci sarà".
"Il divertimento è sempre responsabile. È anche apprezzare le cose piccole, come ad esempio che oggi c’è il sole. Ci dimentichiamo di quello che la vita ci offre. Nel calcio l’ansia mostra sempre lo scenario peggiore, è bugiarda. Non bisogna mai ascoltare quello che ti trasmette il pensiero ansiogeno: ti succhia le energie e non ti permettere di esprimerti al meglio. Bisogna fare di tutto per migliorare".