
NAPOLI INTER MARIANI BINDONI - La sconfitta amarissima sotto molteplici punti di vista incassata dall'Inter contro il Napoli risulta un boccone tuttora difficile non solo da digerire, ma anche semplicemente da ingurgitare. Al netto degli oggettivi demeriti dei nerazzurri, rei di aver offerto una prestazione difensivamente terrificante, altrettanto spaventosa - nel senso meno nobile del termine - è stata la prestazione dell'arbitro Maurizio Mariani, completamente in bambola in questo big match di campionato. Non è andata meglio - per nulla - all'assistente Bindoni, coautore di una serata pessima sotto il punto di vista arbitrale.
Il principale capo d'imputazione cui è incappata la squadra arbitrale è il fantasioso rigore accordato ai padroni di casa per un contatto pienamente regolare di Mkhitaryan "subìto" da Di Lorenzo. Dal canto suo, l'arbitro laziale aveva legittimamente lasciato correre, per poi essere indotto dall'assistente a fischiare la massima punizione. A peggiorare la situazione - già critica - in cui la sestina arbitrale era incappata è la rivedibile (per essere eufemistici) gestione dal punto disciplinare della sfida. Ci pensa poi il VAR a richiamare un disastroso Mariani in occasione dell'evidente tocco di mano in area di Buongiorno su incornata di Lautaro Martinez. All'unanimità, il rigore accordato a Conte e compagnia è stato ritenuto un grave abbaglio. Dello stesso avviso è stata l'AIA, la quale, secondo il Corriere della Sera, avrebbe definito l'episodio come "meno di un rigorino". A riprova di questo, per Mariani e Bindoni dovrebbe arrivare uno stop di circa un mese. Troppo grosso il pasticcio e troppo importante il teatro in cui la tragedia si è consumata.