Una calorosa stretta di mano sul palco del Gentleman Fair Play, presso la Scuola Militare Teuliè di Milano, ha suggellato la serata che ha visto protagonisti Beppe Marotta e Adriano Galliani. I due dirigenti, figure centrali della storia recente del calcio italiano, sono stati premiati insieme per le loro carriere ricche di successi e per il contributo offerto alla diffusione del fair play nel mondo sportivo. A presentarli, il giornalista Massimo Caputi, che ha invitato entrambi a condividere aneddoti e ricordi di una lunga amicizia maturata dentro e fuori dal campo.
Il primo a prendere la parola è stato il presidente dell’Inter, che ha rievocato un episodio dei tempi in cui lavorava al Varese e Galliani al Monza.
"Ci fu una partita finita 1-0 per noi su rigore – ha raccontato Marotta – e lui si arrabbiò moltissimo. Da quella reazione ho capito che dietro a certi momenti di tensione c’era sempre un’occasione di crescita e di riscatto".
Subito dopo è arrivato il ricordo dell’attuale dirigente del Monza, che ha voluto sottolineare il legame umano che lo unisce a Marotta.
"Ho 13 anni più di Beppe, ma questo non ha mai intaccato la nostra amicizia. Non ci siamo mai incrociati tra Inter e Milan, ma ci vedevamo spesso a cena, in tante città. Il fair play che si respira a Milano è unico: qui si può andare al derby insieme, da tifosi opposti, con rispetto reciproco. E credo che questo premio lo meritiamo anche per questo comportamento", ha spiegato Galliani.