Sucic: “All’Inter ho trovato umanità, schiettezza e un sogno che si avvera”

23 Giugno 2025
- di
Redazione NR
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Sucic Inter Chivu intervista
Tempo di lettura: 2 minuti

SUCIC INTER CHIVU INTERVISTA - Petar Sucic, ultimo acquisto dell’Inter, ha rilasciato una lunga intervista sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, raccontando le sue prime emozioni in nerazzurro. Dall’impatto con l’ambiente interista alla figura di Cristian Chivu, dal sostegno dei nuovi compagni fino al ruolo chiave dei grandi ex croati nella scelta di trasferirsi a Milano: un viaggio nelle emozioni e nelle ambizioni del giovane centrocampista. Di seguito, i passaggi più significativi.

Sucic e l’impatto con l’Inter: “Non sono solo campioni, ma persone vere”

"Viene curato tutto in ogni singolo dettaglio, ma mi ha impressionato molto anche l’umanità delle persone. Sanno che vengo da un altro mondo e devo ambientarmi. All’inizio ero un po’ nervoso ed emozionato, mi chiedevo come fosse vivere l’Inter da dentro. Ma quando sono arrivato, ho visto compagni concentrati, ma che sanno anche rilassarsi e godersi il momento. Visti da fuori, in tv, pensi che campioni così siano macchine, invece l’atmosfera nello spogliatoio è positiva".

L’aiuto dei compagni: “Lautaro leader vero, Mkhitaryan traduttore ufficiale”

"Innanzitutto, ho iniziato a studiare italiano privatamente negli ultimi mesi: non lo parlo ancora, ma capisco già quasi tutto, anche se a volte voi italiani andate troppo veloce… Lautaro mi ha mandato un messaggio bellissimo già quando avevo firmato e si è messo a disposizione da vero capitano. Ma anche gli altri sono pronti ad aiutarmi: per esempio Hakan è fantastico e Mkhitaryan fa da traduttore ufficiale quando serve. Di lingue ne parla tantissime, gli manca giusto il croato…".

Su Chivu: “Ama ciò che fa, e lo trasmette”

"Ama ciò che fa e lo trasmette: si vede dalla precisione che usa in ogni singolo allenamento. Ho notato un’altra dote importante, la schiettezza: parla in maniera diretta, dice quello che pensa in faccia. Non fa giri di parole, va al punto. Al momento non mi ha chiesto niente di specifico, ma solo di creare sintonia con i compagni e di… capire. Capire come vuole giocare, capire come ci si allena, capire dove sono arrivato, insomma".

“L’Inter? Appena l’ho saputo, ho detto sì”

"Vero, ma non dirò quali. Poi il mio agente mi ha telefonato e mi ha detto: “Ti vuole anche l’Inter”. A quel punto è finito tutto perché gli ho risposto: “Voglio solo andare lì”. Questo club è speciale anche per tutti i croati che hanno vestito questa maglia: ho parlato con ognuno di loro, Brozovic, Perisic e anche Kovacic. Tutti mi hanno detto la stessa cosa: “Vai a Milano senza neanche pensarci”. Diciamo che ho seguito il loro consiglio…".

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