Inzaghi: "C'è grande orgoglio, dobbiamo dimenticare l'andata"

15 Aprile 2025
- di
Vincenzo Zurzolo
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Simone Inzaghi
Tempo di lettura: 3 minuti

INTER INZAGHI CONFERENZA STAMPA - L'allenatore dell'Inter Simone Inzaghi ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Bayern Monaco, gara di ritorno dei quarti di finale di Champions League.

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Inzaghi spiega come si gestisce la tensione in casa Inter

"Più che di tensione c'è grande orgoglio, con questi ragazzi e questa società, per come si sta sviluppando questa stagione. Domani sarà una partita difficilissima, bisogna dimenticare il risultato del campo ma non la prestazione di Monaco, dove abbiamo fatto una grande gara. Quando era il momento di palleggiare l'abbiamo fatto molto bene, quando c'era da difendersi anche. Conosciamo il valore dell'avversario. Bisognerà fare una gara con un atteggiamento giusto. Il primo tempo lo abbiamo fatto a Monaco, domani faremo il secondo a Milano".

Su quanto può incidere l'eventuale qualificazione: "Penso che sulla fatica abbia già risposto Mkhitaryan: sappiamo che è una stagione molto faticosa, ma giocando ogni 3-4 giorni può aiutare, sapendo che quest'anno c'era una Champions nuova per giocatori e allenatori, con un'esperienza nuova che può portare via tante energie. Lo scorso anno ci siamo qualificati all'8 novembre a Salisburgo, quest'anno a gennaio col Monaco... Al posto di 6 ci sono state 8 partite: lo scorso anno con due mesi di anticipo abbiamo potuto pensare a un unico obiettivo. Vogliamo proseguire così, sapendo di avere contro un avversario fortissimo per principi di gioco, tecnico e tanto altro. Servirà una grande Inter".

Sulla pressione sugli esterni: "Sulla rosa a disposizione, ieri abbiamo fatto un allenamento breve ma intenso: Dimarco stava bene, Carlos Augusto stava bene, Frattesi e Zalewski che erano usciti per qualche problema col Cagliari stavano bene. Abbiamo fuori Dumfries, Zielinski, Correa che non è in lista. Gli altri dovrebbero essere tutti a disposizione. Il Bayern è una grandissima squadra piena di talenti, con un allenatore che stimavo molto da giocatore, molto intelligente: ha dato in poco tempo dei principi. Una squadra che fa un ottimo pressing, con giocatori di grandissimo talento. Dovremo ripetere quanto fatto a Monaco, sapendo che dovremo cercare di tenere la palla il più possibile ma che sarà ancora più difficile. Il Bayern fa un'ottima pressione sulla palla".

Sulla gestione della rosa: "Dipende partita dopo partita. Giocando ogni 48/72 ore non è semplice. Da allenatore ti dico che vorrei avere Dumfries e Zielinski già domani. Calcolando che a Bergamo un mese fa eravamo in 14 ora la situazione è migliorata. Dumfries e Zielinski vorrei averli con me, perché giocando così tanto vorrei scegliere con la mia testa e non sulla base di minutaggi e infortunati. Abbiamo avuto tante difficoltà, che non sono un alibi, ma che sono convinto siano dovute che quest'anno la Champions sia stata più complicata degli anni scorsi. Il fatto di qualificarti due mesi dopo, e prepararti fino a fine gennaio, mentre prima ti qualificavi a novembre, può aver influito sui problemi che abbiamo avuto".

Cosa cancellare dell'andata: "I ragazzi son stati bravissimi. La partita la analizziamo sempre: ci sono stati momenti in cui potevamo essere più aggressivi in fase di non possesso, mentre in fase di possesso potevamo essere più cattivi nel proporre qualcosa. Ci sono stati momenti in cui, anche in un'ottima partita come l'andata, potevamo fare meglio".

Su cosa non deve fare la squadra domani: "L'ho detto all'inizio: non deve pensare al risultato ma alla prestazione fatta. Non deve guardare i precedenti, che nella storia dell'Inter qui a San Siro con il Bayern non sono stati positivi... La squadra sa che giochiamo contro un grandissimo avversario, lo rispettiamo, ma con la giusta attenzione possiamo fare una grande gara".

Sul provare i rigori a fine allenamento: "Quello sempre. Quando c'è una gara secca o andata e ritorno, prima di una finale, si battono sempre. Con 5 cambi si ha ancora più attenzione nel batterli".

Su Muller: "Lo conosciamo: all'andata è entrato e ci ha fatto gol, col Borussia ha fatto un'ottima gara... Sappiamo che squadra è: c'era Sané diffidato all'andata, ma sapevamo che se non ci fosse stato ci sarebbe stato Olise, Coman... Una squadra giovane, affermata, con tanto talento e aggressivi. Ce la giocheremo con le nostre armi, con la prestazione fatta a Monaco, a cui dovremo dar seguito".

Sul peso mentale della vittoria dell'andata: "Senz'altro. È un primo tempo fatto molto bene. Se fosse stata una finale ti avrei detto altro però... È difficile vincere lì, non perdevano da quattro anni e mezzo in casa. Siamo contenti di una prestazione ma era solo una gara d'andata. Tra poco più di 24 ore giochiamo contro una squadra che, insieme al Real Madrid, è la più forte al mondo".

Sul rinnovo: "Penso che non sia il momento. Sono molto felice all'Inter, nelle scelte sarà sempre il parametro più importante. Parlare al momento del mio futuro o del campionato, alla vigilia di una gara con il Bayern Monaco, non è il caso. Sono felice all'Inter. Tra un mese e mezzo, quando sarà finito tutto, se ne parlerà con molta tranquillità".

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