La Procura di Milano ha iscritto nel registro degli indagati una dozzina di calciatori di Serie A per presunta partecipazione a scommesse su piattaforme non autorizzate. L'inchiesta, avviata sulla base dei telefoni sequestrati a Sandro Tonali (Newcastle, ex Milan) e Nicolò Fagioli (Fiorentina, ex Juventus), ha portato alla luce un sistema in cui due gestori di siti illegali, Tommaso De Giacomo e Patrick Frizzera, si sarebbero avvalsi del supporto di una gioielleria milanese per mascherare i flussi di denaro.
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Secondo gli inquirenti, i pagamenti delle scommesse sarebbero stati occultati tramite finti acquisti di orologi di lusso presso una gioielleria di Milano, la Elysium Group Srl. I bonifici effettuati dai calciatori risultavano formalmente legati all’acquisto di Rolex e altri oggetti di pregio, mai ritirati, ma in realtà avrebbero regolato i debiti maturati con le piattaforme illegali.
Tra i giocatori emersi ci sono, oltre a Tonali e Fagioli, Alessandro Florenzi (Milan), Nicolò Zaniolo (Fiorentina, ex Roma), Mattia Perin e Weston McKennie (Juventus), Leandro Paredes e Angel Di Maria (ex Juventus), Raoul Bellanova (Atalanta, ex Inter), Samuele Ricci (Torino), Cristian Buonaiuto (Padova), Matteo Cancellieri (Parma) e Junior Firpo (Leeds United). Le autorità stanno ora valutando le responsabilità individuali per ipotesi di reato contravvenzionale e possibili violazioni della giustizia sportiva.