INTER CONFERENZA STAMPA - Il presidente nerazzurro Giuseppe Marotta è intervenuto in conferenza stampa a seguito dell'assemblea dei soci della società al fine di parlare delle novità a livello societario e delle evoluzioni sportive della squadra interista.
"I lavori dell'assemblea si sono svolti in un clima di grande affetto e tranquillità. La cosa principale era dare la possibilità, laddove si creino le necessità, di poter fare l'assemblea online. La novità è l'ingresso in CdA di tre nuove figure: Max Catanese, Claudia D'Arpizio e Diego Gigliani: daranno ulteriore apporto al nostro management per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati".
"È un momento sportivamente molto positivo ma ci sono ancora tanti punti a disposizione. Tuttavia, vorrei sottolineare le performance della nostra squadra, la quale è attualmente nelle posizioni di vertice in Italia ed è protagonista a livello internazionale. È motivo di grande soddisfazione e orgoglio, per tutti, a partire dalla società che ha voluto dare il suo apporto. Essere primi in campionato ed essere l'unica italiana nelle fasi finali della Champions League, tre le squadre che corrono per la Coppa Italia depone per dire che l'Inter, rispetto ai propri obiettivi, è in linea. Come finirà non lo so perché i giochi sono aperti ad un finale entusiasmante".
"Vincere è difficile, rifarlo ancora di più. Penso agli ultimi tre anni, a noi, al Milan, al Napoli. Ora l'abbiamo vinto e adesso siamo primi in classifica: diventare campioni d'Italia è l'obiettivo e vogliamo andare avanti. Se qualcuno arriverà prima gli faremo i complimenti, altrimenti saremo felici".
"Sicuramente non si parlerà di rivoluzione. Siamo orgogliosi del lavoro fatto da tutti, da Ausilio a Baccin a Zanetti e dei vari tasselli che abbiamo messo nel corso degli anni. La prima cosa è stata creare uno zoccolo duro di italiani e ci siamo riusciti. Secondariamente, siamo andati alla ricerca di quei professionisti magari esperti che hanno potuto dare un apporto di qualità e di esperienza. Siamo proiettati al futuro: Ausilio e i suoi stanno monitorando le situazioni. A dispetto delle critiche subite, che dobbiamo accettare, mantenere la quasi totalità dell'organico a inizio stagione è sintomo di un lavoro fatto bene. Specie se mantenere l'organico vuol dire mantenere una squadra che ha vinto: siamo tranquilli, con i giusti innesti. Il modello di riferimento sarà leggermente modificato, in quanto la filosofia della società è di tornare a fare investimenti su profili giovani che garantiscano asset patrimoniali e che possano dare un apporto di qualità a questa squadra di valori importanti. Oggettivamente negli ultimi anni abbiamo fatto pochi investimenti e siamo ricorsi spesso a calciatori svincolati. Vogliamo tornare a fare più investimenti, ma non vuol dire cambiare 12 giocatori: qualche operazione stiamo già cercando di portarla avanti ora. Vogliamo ringiovanire la rosa: è un modello di investimento e siamo alla ricerca di fare patrimonio, vogliamo creare una posta di bilancio vera che dia il vero significato di patrimonio tecnico. Lo facciamo grazie al fatto che la nostra proprietà ci ha dato questa disponibilità. Non immaginatevi centinaia di investimenti, la rosa che abbiamo a disposizione può benissimo competere l'anno prossimo".
"Nessuna società italiana può non ricorrere al player trading, e cioè sfruttare le plusvalenze per raggiungere quel concetto di sostenibilità economica. Non siamo qui a dire che dobbiamo vendere, ma alcune operazioni in uscita possono essere fatte nella logica di dare la giusta importanza alla rosa futura e per dare la giusta attenzione al bilancio".
"Negli ultimi anni l'età media dei vari organici si è abbassata quindi dovremo adeguarci. Questo non vuol dire che i nostri senatori vengano esclusi, anzi sono giocatori importanti che hanno dimostrato di poter recitare un ruolo di primo piano. Di conseguenza valuteremo tutte le posizioni. Non vuol dire che cambiando il modello vengano meno gli obiettivi, che restano sempre gli stessi: quando si parla di Inter si parla di una società che ha nel DNA la parola vincere. Parteciperemo sempre con l'obiettivo di andare molto in alto, giovani o non giovani".
"Posso dirlo ufficialmente: stiamo allestendo il modello dell'Under-23, a cui daremo successivamente un nome preciso. Presenteremo la domanda in Federazione e credo non ci saranno problemi perché credo dal 25/26 avremo la seconda squadra. In linea di massima giocheremo a Monza".
"Non ne stiamo parlando, ma con lui il rapporto è molto buono. Il suo ciclo con noi non è ancora terminato e saremmo orgogliosi di proseguire con lui anche in futuro".
"Lo stadio rappresenta il focus principale su cui sono poste le attenzione da parte della proprietà. Senza stadio all’altezza dei parametri europei fai fatica a competere con gli altri club, in termini economici il gap è notevolissimo in termini di ricavi, accoglienza e ospitalità. A breve ci sarà fatta una proposta per andare a fare un’offerta relativa all’acquisizione dell’area attuale di San Siro e zona adiacente".