MILAN INTER VIERI INTERVISTA - Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Christian Vieri ha detto la sua sull'imminente derby tra Milan e Inter.
"L’Inter è più forte, non ho dubbi. Ma tra i tanti luoghi comuni del calcio che mi fanno incazzare, uno non lo è: ogni derby è una storia diversa, fatta di mille motivazioni, a partire dall’orgoglio. E quegli stimoli se ne fregano di qualunque valutazione tecnica, e possono fare miracoli".
"E’ un dato casuale. Ero a Riad e mi sono detto: ma come ha fatto l’Inter a perdere una partita così? Quello che è successo prima non conta più, si parte da zero a zero gol, da diecimila a diecimila motivazioni: il Milan non sta facendo bene, l’Inter sì ma ha perso un derby andando da 2-1 a 2-3 in 13 minuti".
"Non giriamoci intorno: da una parte una certezza, dall'altra un'incognita. La coppia dell'Inter ha pochi rivali in Europa: giocano uno per l'altro, segnano entrambi, si mettono al servizio di una squadra che da molti anni non si vedeva giocare così bene. È una certezza che il Milan non ha ancora trovatoe può pesare molto, certo. Soprattutto a livello mentale.
"Non è che sono un mago, semplicemente guardavo Lautaro giocare. Se sei in crisi sbuffi, e io non lo vedevo soffrire mentalmente la situazione; se sei in crisi vieni incontro per paura di sbagliare, non vai in profondità. E soprattutto fai dieci partite senza tirare mai, non hai due-tre occasioni ogni volta".
"Uno in velocità sul lungo a spaccare la difesa, l'altro che va negli spazi: non solo Lautaro, anche i centrocampisti. E l'Inter non ha solo un centrale che in Europa non sfigura con nessuno, Calhanoglu: ha cinque centrocampisti che sanno fare gol. In Europa non ce ne sono tanti".