MERCATO INTER - Come è noto ormai dall'epoca Covid-19, l'Inter non naviga nell'oro. Le spese economiche degli ultimi anni, in particolare in ottica mercato, si sono dovute costantemente limitare al minimo sindacale, obbligando il più delle volte a procedere tramite operazioni autofinanziate. In questo senso, la dirigenza nerazzurra ha più volte fatto ricorso alla salvifica soluzione dell'arruolamento di giocatori svincolati. In svariate occasioni, queste azioni si sono rivelate dei veri e propri affari (Dzeko, Mkhitaryan, Thuram e Onana - complice del conseguimento di una ricchissima plusvalenza - sono solo alcuni degli esempi più recenti). A tal proposito, l'esperto di mercato Alfredo Pedullà sottolinea nel suo editoriale come questo modus operandi potrebbe trovare continuità anche nell'estate del 2024.
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In particolare, le attenzioni meneghine in ottica estiva si riferiscono a tre nomi in particolare. Primo di questi è Tiago Djalò, centrale del 2000 prossimo alla conclusione della sua avventura con la maglia del Lille. Il portoghese potrebbe rappresentare un ottimo colpo in prospettiva futura, vista la giovane età e gli ampi margini di miglioramento. Il secondo profilo considerato è Medhi Taremi. Similmente al difensore lusitano, la punta iraniana andrebbe a prendersi le chiavi dell'attacco interista e a rendere ancora migliore la panchina interista. Infine, molti dubbi aleggiano sul futuro di Piotr Zielinski. Il polacco, in scadenza a giugno con il Napoli, avrebbe espresso l'intenzione di dare la precedenza agli attuali campioni d'Italia, i quali non si sono ancora fatti avanti con proposte di rinnovo sufficientemente allettanti. L'Inter, dal canto suo, si accomoda sul trespolo in attesa di sviluppi.