MAROTTA INTER - Nel corso della presentazione del libro "Odio il Calcio" del giornalista Fabrizio Biasin, Giuseppe Marotta, amministratore delegato dell'Inter intervenuto come ospite nel corso dell'evento, ha colto l'occasione per commentare alcune tematiche relative al mondo della società nerazzurra. Queste le parole del dirigente raccolte in diretta da Nerazzurrisiamonoi.it.
SEGUI NERAZZURRISIAMONOI.IT SU TWITTER
"Le seconde squadre sono un passaggio fondamentale per la crescita dei giovani. La seconda squadra sarebbe una buonissima soluzione. Mi permetto di fare una sorta di 'denuncia' al mio club: non ci sono strutture adeguate. Guardate il Viola Park: una struttura eccezionale fatta con la mentalità americana che permette a tutte le squadre della loro società di allenarsi al meglio. Questo problema va risolto ma non riguarda solo noi. È tematica relativa a molte squadre italiane".
"Dopo la finale di Champions League siamo tornati sulla mappa dopo anni nel dimenticatoio. Siamo diventati molto più appetibili per i giocatori esteri. A questo si aggiunge una nostra grande qualità a livello di scouting. Qualche colpo a gennaio? Vedremo, dipende da vari fattori ma continuiamo a monitorare".
"C'è stato un momento in cui si era ipotizzata una trattativa per Messi ma non riguarda le mie gestioni. Il nostro Messi è Lautaro Martinez. Si tratta di un elemento di cui si parlerà perché è giovane e migliorerà sicuramente. Se si può stare tranquilli circa la sua permanenza? Direi di sì".
"Chiamiamolo pure scandalo visto che la scommessa è un vizio che fa parte della nostra società. I ragazzi di oggi sono molto più oggetti di tentazione derivante da internet. Nei giocatori c'è una vasta fragilità che li porta ad abbandonarsi a varie leggerezze. Dobbiamo fare anche noi dirigenti una certa autocritica perché spesso non siamo abbastanza determinanti ad affrontare il fenomeno. Le eventuali squalifiche sono anche un danno economico per le società che comprano i giocatori. A maggior ragione c'è e dev'esserci una maggiore responsabilità".
"Rappresentiamo un brand forte per cui riusciamo sempre a trovare un piano d'emergenza. In estate abbiamo subito vari dietrofront che potevano penalizzarci ma siamo riusciti a trovare delle alternative".
"Scudetto? Ci si deve provare. La seconda stella è un obiettivo storico e di alto prestigio. In ogni caso, vige l'ottimismo".
"I nerazzurri l'ultima squadra della mia carriera dirigenziale? Sicuramente sì".