INTER AUSILIO - Il direttore sportivo dell'Inter, Piero Ausilio si è raccontato in un'intervista rilasciata ai microfoni de Il Pertini Radio, dopo aver ricevuto la Spiga d'Oro 2023. Di seguito le parole del dirigente nerazzurro.
"Qui a Cinisello sono nato e cresciuto con i miei genitori e mio fratello. Qui poi ho conosciuto la donna con cui sono stato tanti anni e che mi ha dato due figli meravigliosi. Soprannome Piero da Cinisello? Mi basterebbe Piero, ormai però dopo lo scherzo delle Iene mi riconoscono di più in giro per quello che per tutto il lavoro fatto. È stato divertente ed istintivo rispondere così in quel momento, non so come mi sia uscita, è diventato un po' un meme ho visto".
"Lo trovo ancora più speciale col pallone, ha caratterizzato tutta la mia vita tra calciatore e dirigente, ormai sono nel mondo del calcio da 40 anni".
"La mia risposta è molto più semplice rispetto a quella di Marotta. Thuram assolutamente perché è un ragazzo che ha voluto l'Inter, l'ha scelta almeno quanto noi abbiamo scelto lui. Già 2 anni fa avevamo chiuso l'operazione con lui, poi si fece male. Ma non ci siamo mai dimenticati di lui e lui evidentemente non si è mai dimenticato di noi. Anche quando sono arrivate altre società che ora negano di averlo trattato e invece ci sono state. Ma lui ha scelto l'Inter come l'Inter ha scelto lui". Una chiara stoccata al Milan che in estate lo voleva come vice Giroud prima che arrivasse in nerazzurro.
"L'inizio stagione è stato positivo, non era facile, tutte le stagioni iniziano con difficoltà. La vera difficoltà è stata iniziare avendo cambiato 12 giocatori, i rischi ci sono quando cambi tanto, pur avendo perso gente come Handanovic e D'Ambrosio. I nuovi si sono calati benissimo nella realtà, con qualche inciampo, ma fanno parte del percorso".