FRATTESI INTER INTERVISTA - Il nuovo centrocampista dell'Inter Davide Frattesi, in un'intervista ai microfoni di DAZN, ha parlato delle sue prime settimane da giocatore nerazzurro.
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"Stanco ma bene. Arrivo con tanto entusiasmo, è tutto bello. Si lavora molto, più si fa fatica in ritiro e più si sta meglio nel corso della stagione".
"Scelta dopo l'ultimo gol a San Siro? In realtà un anno e mezzo prima, quando col Sassuolo vincemmo 2-0 a San Siro. Rimasi colpito dallo stadio e dai tifosi; ho saputo che l'interesse era concreto, avevo già praticamente scelto".
"Siamo vicini di posto, può nascere una bella amicizia anche se c'è già. Siamo due con carattere uguale, ci troveremo. Cosa rubargli? Non so; adesso è il centrocampista più forte d'Italia, spero continui così, ci darà una mano incredibile".
"Mi ha detto: 'Finalmente ce l'hai fatta'. A parte gli scherzi, ho ringraziato lui e lo staff. Sono stati fondamentali, al primo anno al Sassuolo volevo andare allo Spezia in prestito, mi hanno detto di restare in ritiro e andò bene, molto merito è loro. Mi hanno aiutato nei momenti difficili, un altro tecnico o un altro staff forse non l'avrebbero fatto".
"L'avevo incontrato in Sardegna, stavo mangiando sushi e mi ha dato una pacca sulla spalla (ride, ndr). Lì era in fase di trattativa, ma gli avevo ripetuto l'idea di venire qui se ci fosse stata l'occasione; ci siamo rivisti qui felici. Lui ha contribuito a farmi venire qui, ho capito quanto l'Inter volesse prendermi".
"Sono legatissimo a lei, è molto giovanile nonostante abbia quasi 80 anni, cerchiamo sempre di coinvolgerla. Ogni tanto mi chiama su Facetime, è in Sardegna con i miei fratelli".
"Me l'hanno dato i ragazzi nello spogliatoio, da lì mi è piaciuto e ho iniziato a usarlo. La lascio agli altri, forse rompo le scatole".
"Bastoni è stato il primo, poi Barella e Darmian. Appena sono arrivato, poi, tutti gli altri. Già in Nazionale ne avevamo parlato e sapevamo. Tutti mi hanno detto che si sta bene, non posso che confermare".
"Quello che ho sognato non si può dire".