INZAGHI TORINO INTER - Al termine della sfida fra Torino e Inter allo Stadio Olimpico Grande Torino, finita 0-1, Simone Inzaghi ha parlato ai microfoni di DAZN dell'ultimo match di Serie A della stagione.
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"Dubbi di formazione in vista di Istanbul? I miei calciatori quotidianamente mi mettono dubbi. Domani riposiamo, poi ci sarà una settimana intensa. Sarà la cinquantasettesima partita stagionale, grazie alle altre cinquantasei, però, siamo diventati quelli che siamo oggi. Oggi volevo vincere, lo dobbiamo alla società e ai nostri tifosi. Volevamo fare una partita seria, onorare il campionato e ottenere una buona posizione in classifica. Complimenti al Torino, però, perché hanno dimostrato di essere un'ottima squadra".
"Nel finale di campionato siamo migliorati sia dal punto di vista mentale che fisico. Giocatori importanti, tipo Brozovic e Lukaku, per cinque mesi non li abbiamo avuti. Non deve essere un alibi, ma sono giocatori importantissimi. I trofei e le vittorie ti danno consapevolezza e fiducia. Negli ultimi due mesi e mezzo abbiamo messo a posto la situazione in campionato, poiché eravamo fuori dalla zona Champions, e non è ammissibile per noi. Poi abbiamo vinto la Coppa Italia, e guadagnato una finale contro una squadra di assoluto valore".
"Oggi il City giocava contro un'altra ottima squadra, il Manchester United. Dobbiamo essere bravi a soffrire quando si deve soffrire, e giocare quando si deve giocare. In questa settimana spero di recuperare tutti i calciatori che oggi erano a casa. Sabato ci giocheremo una gara che tutti aspettiamo. Complimenti ai ragazzi che, oggi, hanno giocato con la mentalità giusta nonostante la sfida imminente. E' un'emozione molto grande poter giocare la finale di Champions League. Da adesso, però, me la godrò molto di più. Nelle ultime settimane abbiamo anche avuto la finale di Coppa Italia, e i ragazzi hanno mantenuto la concentrazione".
"Io e mio fratello parliamo da venticinque anni di Champions, per meriti miei e suoi da calciatore o da allenatore. E' un argomento che affrontiamo spesso".