MAROTTA INTERVISTA INTER - Giuseppe Marotta, dirigente dell'Inter, è intervenuto ai microfoni di DAZN. Tanti gli argomenti trattati, dal campionato che verrà al calciomercato.
"Mi aspetto una stagione aggressiva, ricca di determinazione e ambizioni, di coraggio e di voglia di conquistare trofei e posizioni. Se siamo più forti dello scorso anno? Difficile dirlo. Tu pensi di aver allestito una squadra forte, ma devi fare i conti con quello che hanno fatto le altre squadre. A mercato concluso potremmo fare valutazioni. L'Inter, comunque, deve sempre recitare un ruolo da protagonista".
"Sono quelle pagine belle del mondo del calcio. Un giocatore che ti ha lasciato quasi improvvisamente cerca di tornare tra gli amici, ad indossare quella maglia gloriosa che ti ha portato a vincere uno scudetto. Abbiamo avuto quella situazione che poi porta a una coincidenza di fattori che potesse far realizzare ciò. L'ho trovato diverso, molto più leader rispetto a prima".
"Si è parlato tanto, posso semplicemente dire che è un gran professionista, ma abbiamo un reparto offensivo di gran valore. Non c'era spazio non perché non fosse bravo ma perché non c'era la necessità, poi tutto è stato strumentalizzato e si rischia di fare brutta figura, ma non è così. L'Inter ha un reparto offensivo di grande valore e ce lo teniamo ben stretto".
"Il merito è di Piero Ausilio, lavorava da mesi su questa pista. Bremer è un grande giocatore. Evidentemente i nostri condizionamenti legati agli equilibri economico-finanziari non ci hanno permesso di arrivare a una conclusione. Abbiamo fatto la nostra corsa, poi quando arrivano delle offerte distanti dalla nostra è giusta che il venditore faccia la sua scelta, così come il calciatore che è stato un grande professionista. È sfumata un'opportunità, ma i manager hanno l'obbligo di intraprendere delle strade che a volte portano a conclusione negative, fa parte del gioco. Però bisogna apprezzare la perseveranza con la quale abbiamo portato avanti questa cosa".
"Ho avuto questo incontro con i tifosi, siamo usciti ancor più rafforzati, abbiamo colto una grande passione. Hanno una fede che è un dogma, è capibile. Noi abbiamo l'obbligo di fare una squadra competitiva, dall'altra abbiamo il dovere di guardare a un equilibrio economico. Skriniar è un giocatore fortissimo, non necessariamente deve essere messo sul mercato. Abbiamo avuto dei contatti nelle settimane precedenti e quindi una richiesta, dopodiché tutto sarà valutato. Questo fa parte delle dinamiche, poi il tifoso deve stare tranquillo perché la squadra sarà sempre competitiva. Ho accettato questo confronto, ho colto questa grande passione, è un fatto importante".