KEMPES LAUTARO INTERVISTA - In un'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, Mario Kempes, eroe del mondiale del 1978, ha parlato di due suoi connazional: Lautaro Martinez e Paulo Dybala.
"Io ero sicuro che sarebbe tornato al suo livello subito perché appartiene a una razza particolare, quella dei veri goleador. Il Toro non ha abbassato la guardia e ha continuato a tirare quando aveva l’occasione, come è sempre giusto fare. Ma se in quei momenti delicati l’allenatore non lo avesse schierato, allora ci sarebbe stato il rischio di demoralizzarsi. Con Inzaghi, invece, è successo il contrario: sarà stata un po’ strana la sostituzione in Champions, ma ha sempre insistito su Lautaro. E al momento giusto ha ottenuto la ricompensa.Segnare un gol di questa bellezza in uno degli stadi più impressionanti del mondo ti resta dentro. Ti dà la carica: da adesso inizia una nuova fase e Lautaro può arrivare dappertutto. Però a me in Champions è piaciuta tutta l’Inter, non solo lui: ho visto una squadra intelligente che ha giocato con grande tensione, coraggio, amor proprio. Il golazo non è casuale, è stata la ricompensa del lavoro di tutti. Ma poi sono rimasti in dieci e tutto è diventato molto più complicato.
Dybala è nato all’Instituto di Cordoba come me, in uno stadio che ha preso il mio nome... Ora pensi con la sua testa: sentirà tante voci attorno, ma la decisione è sua. Se sente di poter ancora fare la differenza a Torino, allora farà bene a rinnovare a prescindere dai soldi. Se invece avesse percepito di non essere più così “voluto”, allora dovrebbe guardarsi attorno per davvero, senza precludersi niente".
"A Milano farebbe una grande coppia proprio con Lautaro. Ho visto il caos dopo che Vlahovic dalla Fiorentina è andato alla Juve, ma un giocatore ha diritto sempre di scegliere il meglio per sé".