MARANI - Editoriale per Tuttosport di Matteo Marani: "Inzaghi ha dovuto tenere testa a un presidente come Lotito. Discussioni, tensioni, perché lui restava il piccolo di Formello, cresciuto lì. Oggi lo stesso presidente tiene in più alta considerazione Sarri, malgrado i 5 punti in meno dell’ultimo Simone. Esattamente come lo stesso Inzaghi, sbarcato a Milano nello scetticismo diffuso, ha oggi 5 punti in più dell’Inter di Conte".
"Alla Lazio, l’allenatore piacentino aveva già valorizzato tanti: da Immobile, diventato con lui il più forte bomber della Serie A, a Milinkovic-Savic e Luis Alberto, oggi disperso dai radar dopo essere stato il migliore assist-man del campionato. Erano le migliori mezzali della Serie A, qualcosa di simile a ciò che accade oggi con Barella e con il rilanciato Calhanoglu. Non può essere un caso, ma espressione di un’organizzazione di gioco, che Simone trasmette".