SCONCERTI - Mario Sconcerti ha parlato sul Corriere della Sera. "Inter-Atalanta è stata una partita antica, di un erotismo tecnico senza censure, ma anche di puro narcisismo. Non si fa battere il rigore a un debuttante. Né si cambia tutto l’attacco mentre si sta gestendo la partita".
"Gli scontri diretti vanno vinti perché sono gli unici che fanno differenza. Contro le altre quindici squadre si vince di default, anche soffrendo come il Milan a La Spezia o la Juve con la Samp. È nella partita tra favoriti che si fanno le differenze. È un calcio in questo lineare, ma confuso nel resto. L’Inter per esempio, ottimo prototipo di grande squadra, ha segnato tanto da avere una proiezione a fine campionato di 126 gol, un’enormità. Ma prende sempre gol, qui la proiezione è oltre i 44. Cifre poco possibili".