INZAGHI CONFERENZA - Simone Inzaghi, insieme all'ad Marotta, è intervenuto a San Siro per la conferenza di presentazione da nuovo mister dell'Inter.
Inizia ufficialmente la stagione che sarà difficile. Un motivo di orgoglio presentare Inzaghi, il progetto dell'Inter continua affidando l'area tecnica dell'Inter ha un giovane allenatore, tra i più vincenti dello scenario italiano. Lui è il profilo adatto, impersona le qualità del club, rispetta la storia del club. Siamo in un momento difficile, post pandemia, caratterizzato da sofferenze. Anche nel calcio per effetto dell'economica mondiale ci sono grandi problemi. Il calcio di oggi è alla ricerca di sostenibilità. Siamo lontani dal modello di mecenatismo di anni fa, quello che anteponeva il risultato sportivo al bilancio. Oggi è impossibile, siamo alla ricerca di un modello ideale.
"Da parte mia c'è entusiasmo di questa nuova avventura. Ho grandi motivazioni, so che mi si prospetta un lavoro importante: è una bellissima sfida, mi hanno convinto subito, hanno mostrato di volermi. Siamo consapevoli che troveremo un gruppo e una società forte. E dei tifosi calorosi, che ci staranno vicini".
"Io penso che questo cambiamento è venuto per le motivazioni date dall'Inter. Qui in 4-5 giorni mi hanno fatto capire di volermi a tutti i costi. So che ci saranno delle difficoltà, avremo lo Scudetto sul petto da difendere, ma siamo l'Inter e daremo il massimo. Mi complimento con Conte e con la società per quanto fatto".
"Il mercato è lungo, è un momento delicato per l'Inter, non solo per tutte le squadra. Sapevo sarebbe partito Hakimi, la società mi ha promesso che la squadra rimarrà competitiva e forte. Sappiamo dove dobbiamo intervenire. Il nostro obiettivo è difendere lo Scudetto appena vinto e fare un buon percorso in Champions, con gli ottavi di finale".
"Romelu l'ho sentito spesso, è una garanzia. La stessa garanzia sono i suoi compagni, lui è stato assecondato nel migliore dei modi dai suoi compagni".
"Non ho parlato con lui dopo l'incidente all'Europeo. Contavo su di lui, avrà bisogno dei suoi tempi, nel frattempo è arrivato Calhanoglu, un giocatore che mi è sempre piaciuto. Io aspetterò Eriksen a braccia aperte".
"Dovrò dare continuità al lavoro di Conte, quando si cambia un allenatore i giocatori hanno comunque motivazioni, vogliamo ottenere gli obiettivi citati pocanzi".
"Ho espresso il mio pensiero ai tifosi della Lazio. Sono stati 22 anni importanti, ho ringraziato tutti. Ho avuto la fortuna di vincere come allenatore e giocatore, era arrivato il momento di cambiare, eccomi qua all'Inter".
"Voglio una squadra intensa, sempre dentro la partita, dobbiamo reagire all'episodio. Le mie squadre sono così, intensità come prima cosa".
"Sapevamo della partenza di Hakimi, era preventivata e dolorosa. Tutta Europa lo voleva. Ora è un momento difficile per il bilancio, ma la squadra rimarrà competitiva, si è visto con Calhanoglu".
"Ho parlato con tutti i giocatori. Ho allenato de Vrij, ho giocato con Kolarov e Handanovic. C'è un ottimo rapporto con tutti e voglio averlo anche con i nuovi calciatori".
"In questi anni ci sono state delle richieste ma non era il momento di cambiare. Dopo 251 partite con la stessa squadra adesso era il momento di cambiare".
"L'ho detto prima, l'obiettivo dell'Inter è passare il girone, ultimamente non ci è riuscita per vari motivi. In Europa ci sono squadre che si stanno attrezzando, ma noi dovremo cercare di farci trovare pronti".
"Le pressioni sono quotidiane e mi piacciono. Come le sfide, per questo ho accettato. So che avrò l'appoggio della società, sappiamo che incontreremo delle difficoltà ma dovremo essere bravi a compattarci bene e cercare di uscire più forti".
"Io penso che nella vita vadano fatte delle scelte. Ringrazierò sempre Lotito, è un ottimo presidente, con grandi idee. Ma si era chiuso un ciclo e dovevamo andare avanti. Come succede a tutte le famiglie mi ero preso tempo per decidere. La prima persona che ho avvertito quando ho preso la mia decisione è stato Lotito".
"Sapevo del sacrificio di Hakimi. Gli altri giocatori importanti resteranno, mi è stato detto così. Faremo qualcosa in entrata, soprattutto sugli esterni, e senza fretta, agiremo sul mercato. Consci del problema di Eriksen, sostituito da Calhanoglu".
"Io l'ho detto prima, il mio obiettivo è dare continuità. So che sono venuto in una squadra che ha vinto lo Scudetto e che ha ceduto un top come Hakimi. Ma abbiamo entusiasmo, una grande tifoseria. Prometto che l'Inter darà sempre tutto in campo, con degli obiettivi chiari spiegati prima".
"Il Derby contro il Milan, è una squadra forte, so cosa rappresenta. Il Milan è restato per tanto tempo in testa, hanno un mister preparato, so che sarà una bella sfida".
"Può essere come Luis Alberto, lo seguivo da tempo. Abbiamo puntato su Calhanoglu per sostituire Eriksen e sono sicuro ci darà soddisfazioni".
"Dimarco ha fatto molto bene a Verona. Ha dimostrato di fare la Serie A nel migliore dei modi, lo valuterò e poi si vedrà. Ci puntiamo. Perisic da esterno è un giocatore molto importante. Lo aspetto a braccia aperte, farà molto bene".
"Il mercato è in continua evoluzione, con la società vogliamo migliorare la rosa. Cercheremo di farlo, i giocatori in ritiro saranno tutti valutati, cercheremo di creare una rosa competitiva".
"Lautaro, Barella e Bastoni sono giocatori vincenti, hanno vinto lo Scudetto e quindi sono vincenti. Ho sentito Lautaro, è carico, gli auguro di vincere la Coppa America e a Barella e Bastoni di vincere il campionato".
"Nell'Inter degli ultimi due anni si sono fatte tante sfide, era una squadra solida, compatta, si aveva l'idea fosse difficile segnarle. Questo ha dato i suoi frutti. Io spero di far divertire i tifosi".
"Un piacere vedere l'Italia in questo Europeo, bisogna fare i complimenti a Mancini. Sapevo avrebbe potuto fare bene, adesso incrociamo le vita".
"Ho grandissima fiducia su lui, potrà essere importante. Ho parlato con lui, sa della mia stima, ha avuto guai fisici, dovremo allenarlo nel migliore dei modi e sarà una grande risorsa per l'Inter".