Barella: "Mi dispiace per Lukaku, giochiamo sempre per vincere"

4 Luglio 2021
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Redazione NR
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CONFERENZA STAMPA BARELLA - Barella è intervenuto in conferenza stampa a Coverciano in vista della semifinale di Euro 2020 contro la Spagna. Il centrocampista dopo aver messo a segno la prima rete nella competizioni non vuole fermarsi.

Barella sulla Spagna

"La Spagna campione d'Europa, come collettivo, era un centrocampo incredibile. C'erano grandissimi campioni, qui ci sono grandi giocatori. Speriamo di fare come loro e magari anche meglio. "Busquets è da tanti anni uno dei migliori al mondo, nella Spagna e nel Barcellona: c'è solo da fargli i complimenti. Poi ci sono Pedri, Koke. Sarà una bella partita e cercheremo di battere il loro centrocampo e la Spagna". 

Le emozioni dell'Europeo

"Si possono vivere emozioni anche senza averle vissute, coi racconti. Quel 1990 è stato bello, speriamo di farlo rivivere alla gente in un periodo così".

Il centrocampo azzurro

"Ricevere tanti complimenti è bello, facciamo un lavoro importante per la squadra. Il fulcro di tutto è il gruppo, la forza d'intenti comune. Questo è ciò che cercheremo di portare fino alla fine della competizione e negli anni che verranno. Il centrocampo è il reparto in cui passa il gioco: Jorginho e Verratti sono due fenomeni, cercano di far girare la squadra. Io cerco di pensare più all'inserimento. Siamo tutti titolari. Non sono io il titolare e Locatelli l'alternativa. Poi ci sono Pessina, Castrovilli, chi è rimasto a casa per infortunio o che ci è rimasto per altre scelte. Parlare solo di noi tre sarebbe irrispettoso, ma insieme a quello dell'Inter è uno dei centrocampi più forti in cui abbia giocato. Qui mi trovo altrettanto bene".

L'intesa con Berardi e Chiesa

"Con loro è diverso: Mimmo viene dentro al campo, Fede sta più largo. Io mi adatto ai loro movimenti, ma non cambia niente".

Barella su Jorginho

"Non sbaglia mai, lo fa raramente, è sempre difficile dire che poteva fare meglio o in un altro modo. Ognuno fa il suo gioco, si può sempre far meglio o peggio ma il calcio è così. E Jorginho raramente fa male o peggio".

Il discorso di Mancini dopo Belgio-Italia

"Quando stava parlando il mister mi stavo scambiando la maglia con Lukaku, ma mi son fatto raccontare dagli altri quel che diceva. Sono cose di spogliatoio e non le faccio girare: sono cose nostre, magari lo diremo alla fine".

Barella su Lukaku

"Ero dispiaciuto per lui. Abbiamo creato qualcosa di speciale, ma avrà tante altre occasioni per festeggiare".

Top player spagnoli

"Hanno avuto grandi campioni che hanno ispirato tutti, come Xavi e Iniesta. È facile dire che siamo stati ispirati ma tutti quelli che amano il calcio. Io ho caratteristiche diverse, rivedermi in loro era difficile".

Rappresentare la Sardegna

"Segnare un gol è sempre un'emozione, farlo all'Europeo è ancor più bello. Per me il gol è bellissimo, aiutare la squadra è ancora meglio. Riva è un mito irraggiungibile, poi quel che farò io nella mia carriera sarà comunque bellissimo. Spero di avvicinarmi e di rendere orgogliosa la Sardegna".

L'infortunio di Spinazzola

"È stato strano non festeggiare perché è successo qualcosa al tuo compagno, che è stato un protagonista. È stato difficile, è stato il primo gol per il quale non ho esultato a fine partita. Il calcio dà tanto e ci toglie tanto, purtroppo è il nostro lavoro e la nostra passione. Non possiamo far altro che renderlo orgoglioso in altri modi e festeggiare per lui".

Barella su Emerson Palmieri

"Hanno caratteristiche diverse, sono tutti e due propensi alla fase offensiva: Eme è un grandissimo giocatore come Spina. Non c'è nessuno preoccupato per questo, nessuno ha niente da consigliare a lui: ha vinto la Champions, ci aiuterà come ha sempre fatto. Ha già giocato tantissime gare per noi, c'è solo fiducia per lui".

La possibile vittoria dell'Europeo

"Come ho detto da quando sono qui in Nazionale, il mister ci ha dato una mentalità vincente. Giochiamo sempre per vincere. A me è andata sempre bene, ma il mister ha fatto un grandissimo lavoro. La sua mentalità ci ha dato tanto, giochiamo tutte le gare per vincere sempre, fino alla fine. Ora affronteremo la Spagna: è una gara difficile, siamo due squadre simili perché vogliamo entrambe il pallino del gioco. Cercheremo di tenerlo noi e di metterli fuori tempo. Spero sia una bella partita, ce la godremo in un grande stadio e in un ambiente fantastico".

La vittoria dell'Italia U21 contro la Spagna U21:

"Siamo andati sotto, poi siamo riusciti a recuperare. È stata una gara complicata: la Spagna, sia a livello di Nazionale A che di giovanili, vuole sempre dominare il gioco. Però avevamo la squadra migliore di quella competizione, anche se poi purtroppo abbiamo commesso degli errori che non ci hanno permesso di vincere e son stati bravi loro ad arrivare alla finale per poi vincerla. Però è un bel ricordo: è stata la prima gara importante in una competizione del genere".

Le differenze tra Inter e Italia

"La parola che le accomuna la tengo dentro di me e la dico alla fine. C'è sicuramente una grandissima unità d'intenti, l'obiettivo era lo Scudetto e ce l'abbiamo fatta. Qui era arrivare più lontano possibile e ce la stiamo facendo alla grande. E poi c'è il gruppo: ha fatto la differenza all'Inter e lo sta facendo qui. Qui è anche più facile, siamo tutti italiani, abbiamo una cultura simile che ci avvicina".

Barella sulla sua famiglia

"Mi sono sempre piaciute le responsabilità. Spero di renderle orgogliose: mi mancano e le mando un bacio, sperando di festeggiare con loro alla fine".

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