La Lega Serie A ha votato all'unanimità: sì all'accordo con CVC/Advent/Fsi che garantirà fondi per complessivi 2,9 miliardi

20 Novembre 2020
- di
Redazione NR
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Tempo di lettura: 2 minuti

LEGA SERIE A CVC DIRITTI TV - La Serie A entra in una nuova dimensione. Accantonate le divisioni, le ripiccche e gli interessi personali tipici di ogni Assembela di Lega svoltasi negli ultimi anni, i club hanno finalmente deciso di marciare insieme verso un'unica direzione: quella di una nuova governance gestita da un ente esterno. Il potente consorzio CVC/Advent/Fsi entra nella Media Company creata per commercializzare i diritti TV. L' accordo porterà 1,7 miliardi di euro nelle casse dei Club, che cederanno poi il 10% dei diritti della Serie A, accedendo però ad una linea di credito di ben 1,2 miliardi di euro. Una svolta assolutamente epocale che i quotidiani sportivi non hanno lesinato a sottolineare.

Lega Serie A: Sì all'accordo col Consorzio CVC per la commercializzazione dei diritti TV

Negli ultimi giorni il confronto tra le diverse posizioni dei cub, mediato in modo decisivo dal Presidente della Lega Calcio Dal Pino, si è fatto via via più fitto. Per avere un accordo vero, votato all'unanimità come poi accaduto, è stato necessario convincere quei club che si erano astenuti nell'ultima riunione ufficiale di ottobre. Preoccupava soprattutto la posizione del Napoli, una delle società più in vista come bacino d'utenza e come prestigio. La scelta di inserire la società partenopea nella Commissione che ha lavorato all'accordo era funzionale al tentativo di avere una maggioranza qualificata.

La nuova Serie A: la governance

I fondi sceglieranno l'amministratore delegato, mentre il Consiglio d'amministrazione sarà composto in maniera paritetica con rappresentanti scelti dai fondi stessi ma anche dai club di Serie A. All'orizzonte c'è un nuovo modo, rivoluzionario, di gestire le entrate e gli accordi per rendere il calcio italiano un prodotto spendibile sul grande mercato globale. In questo senso la vendita dei diritti TV sarà centrale. Si prevede, come sottolinea La Gazzetta dello Sport, un'offerta diversificata e pacchetti low-cost per aumentare gli incassi. L'idea prevalente è quella di proporre abbonamenti a cifre ridotte e con proposte variegate nell'ottica di aggredire il mercato. Il sogno, mai del tutto sopito, è quello di creare una prodotto che ricalchi le logiche ed il funzionamento della ricchissima Premier League inglese...

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